Davide Vitanza – Elden Ring
Durante l’E3 2021 sono stati tanti i giochi mostrati, anche se nella maggior parte dei casi si è trattato di annunci di titoli o già annunciati o di cui si è visto veramente poco. Alla fine, sono state proprio le due big a prendere la scena, ossia Microsoft con i suoi tanti titoli al lancio su Game Pass e Nintendo con il suo Direct, seppur inferiore rispetto agli anni precedenti. Nonostante ciò, il titolo che più mi ha colpito e fatto saltare dalla sedia al suo annuncio non è stato presente in nessuno dei due showcase, bensì nella prima conferenza in assoluto, quella del Summer Game Fest del 10 giugno. Dopo tanti rumors e ben 2 anni di attesa, alla fine è stato mostrato: Elden Ring di From Software.
Da amante dei Souls-like era il gioco che più attendevo, e le aspettative, almeno da quel poco che si è visto, sembrano ripagate. Mondo vasto, ambientazione molto bella da vedere, trama e lore che subito si prendono la scena, grazie anche al lavoro di G.R.R. Martin, che ha curato la storia “prequel”, ossia del mondo prima di Elden Ring. Ammetto di aver visto il trailer una trentina di volte, anche attraverso analisi di youtuber italiani e non, e ogni volta il gioco è capace di farmi venire la pelle d’oca, in particolare in due momenti, uno dei quali già diventato iconico: il primo è la parte finale del trailer, dove il coro si fa più forte prima della comparsa del titolo del gioco, mentre il secondo è la frase pronunciata da un boss (anche molto importante, a parer mio), ossia “I command thee, kneel!” (“In ginocchio, è un ordine!”), capace di emozionarmi ogni volta grazie al doppiaggio magistrale e alla bellezza della scena in sé.
Elden Ring, in uscita il 22 gennaio 2022, ha tutte le carte in regola per diventare un’icona di From Software alla pari di Dark Souls, quindi spero che il mio hype sia ben riposto e che possa diventare il mio gioco dell’anno, se non addirittura uno dei miei preferiti di sempre. Però chissà, il 2022 promette grandi sorprese tra God of War Ragnarok, The Legend of Zelda Breath of the Wild 2 e Starfield, quindi ai posteri l’ardua sentenza.