Luca Pio – Metroid Dread
Qualche giorno prima dell’E3 girava voce che Nintendo
stesse sviluppando un nuovo Metroid in due dimensioni,
cosa che poi se rivelata vera, ma nonostante i leak non ci
volevo credere.
Sembrava che Nintendo avesse abbandonato la formula
classica dei primi giochi in favore di quella da FPS o FPA
(utilizzate la terminologia che preferite), quindi le speranze per un nuovo Metroid 2D erano microscopiche, almeno per un sequel, poi tutto ad un tratto appare sui nostri schermi Samus e subito dopo il titolo Metroid Dread, non vi nascondo che urlai il nome di Dio cosi forte da richiamare in casa mia l’onnipotente stesso.
Ma lo stupore non si fermò qui perché questo non è solo il
quinto capitolo di una serie storica, ma è anche il ritorno di
un gioco che non avrei mai pensato di rivedere o quanto risentire, infatti, di questo videogioco se ne parlato per anni e da quel poco che sappiamo in principio doveva essere un titolo per Nintendo DS, ma l’hardware poco performante di questa portatile non ha permesso grandi sviluppi e facendolo diventare un vaporwave.
Però tu guarda il caso, siamo nel 2021 e la Nintendo Switch non ha un hardware cosi schifoso, sopratutto per un gioco con poche pretese tecniche come questo, quindi non ci sono più scuse per far rimanere Metroid Dread una semplice nube di vapore.
In breve, sono rimasto contento di questo annuncio, tanto
che ancora mi tremano ancora le mani, ma prima di tutto
sono rimasto soddisfatto da questo Nintendo Direct.