CD Projekt Red, lo studio di sviluppo rinomato per la trilogia dei The Witcher e il controverso Cyberpunk 2077, in una news pubblicata ieri 26 aprile 2023 sul proprio sito, ha comunicato di aver licenziato intorno ai 100 dei suoi dipendenti per eccesso di personale.
Stando alle parole del CEO di CD Projekt Red Adam Kiciński, tale mossa è dovuta all’intenzione di formare dei team “più agili ed efficienti. A questo punto, siamo certi che per garantire la crescita di CD Projekt Red, dobbiamo essere coerenti nell’implementare questo approccio. Non è facile dirlo, ma stando ad oggi siamo in eccesso di personale. […] Ciò vuol dire che lo studio si separerà da circa 100 persone, che rappresentano circa il 9% dell’intero team. I licenziamenti non saranno immediati in quanto alcuni dipendenti verranno licenziati fino al primo trimestre del 2024 ma, per spirito di trasparenza, abbiamo scelto di condividere l’informazione ora”.
Come ben sappiamo, CD Projekt Red sta attualmente lavorando a diversi progetti legati al franchise di The Witcher e Cyberpunk, rispettivamente sotto l’ala dei nomi in codice “Polaris” e “Orion”, oltre a star sviluppando una nuova IP, per ora ancora sotto il nome in codice “Hadar”.
[…] Una parte della strategia consiste in un processo continuo di diverse e profonde trasformazioni all’interno dello studio che consideriamo fondamentali per realizzare giochi di qualità, in tempo e senza crunch. Dopo aver rimodellato il nostro processo di sviluppo e aver incorporato le metodologie Agile, ci stiamo ora concentrando sul perfezionamento della forma dei nostri team.
ha aggiunto Adam Kiciński
Risulta quindi abbastanza lampante che, in seguito al travagliatissimo sviluppo di Cyberpunk 2077, CD Projekt Red sia fermamente intenzionata a non ripetere mai più gli errori del passato, partendo perciò proprio dalla riorganizzazione del team stesso.
E in caso ci sia bisogno di una rinfrescata, gli anni di sviluppo della per ora ultima opera sfornata dallo studio sono stati plagiati da innumerevoli ritardi, promesse non mantenute, cambi continui di direzione, menzogne e soprattutto un importante periodo di Crunch, una pratica ad oggi ancora fin troppo comune nei grandi studi di sviluppo Tripla A, ed approfondita da noi nel seguente articolo di qualche anno fa: La cultura del crunch, il caso di CD Projekt Red.
Staremo a vedere come si evolverà la situazione. Certo, dispiace per i 100 dipendenti che da qui a poco perderanno il lavoro, ma dopo il fiasco di Cyberpunk 2077, CDPR sembra intenzionata a rimettere quanto più possibile la testa a posto, e speriamo che questo possa giovare ai nuovi progetti attualmente in cantiere, e che possano rivelarsi dei gran bei titoli.
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