Vuoi esser un Game Designer? Devi amare la Matematica

Share
John Romero in uno screenshot catturato dall’intervistata con Motherboard

Ho frequentato un’università così nerd che per farti accettare dagli altri ragazzi dovevi abitualmente fare battute a base di Concetti Matematici – Cosa diceva ‘Fourier alle figlie quando facevano confusione a casa? Ragazze, siate “serie-.

In informatica, molti ignorano che ci si aspetti una conoscenza abbastanza importante della matematica. Ogni esame del mio percorso di Laurea era pregno di matematica, compreso “Sviluppo di Videogiochi” e “Sistemi Multimediali”.

La matematica per l’ambito informatico è stato il mio incubo. Odiavo semplificare valori infiniti/reali in valori Discreti/Finiti rappresentabili da un Calcolatore. Ho dubitato di me stesso e se avessi fatto bene a scegliere informatica, piuttosto che un altro percorso di laurea. Mi ha provocato attacchi di panico e ansia non riuscire a superare quell’esame e quegli esami basilari di Matematica pura durante il mio percorso.

Matematica come Punto di Partenza

Una volta ottenuto delle basi solide in Matematica (meno d’italiano), gli esami successivi sono stati semplicissimi, è stato tutto in discesa. A differenza di oggi, all’epoca tutti i calcoli per questioni di studio li facevo a mano anziché al computer, ma mi è stato utile perché allora ho potuto capire la correlazione, input – stato – effetto, di tutti quei numeri che ho a schermo tutti i giorni.

Leggi  Indiana Jones non piacerà al "italiano medio"

Per l’appunto, la mia relazione amorosa con i numeri mi sarebbe stata utile nel campo del game design da me scelto. Sembra strano in questi tempi di modelli di business free-to-play e design di monetizzazione, ma a quei tempi il videogioco non si basava, come oggi, su vari fattori di vendita (storia – marketing – bei personaggi e tante altre amenità), all’epoca l’obbiettivo di studio era solo creare bei videogiochi.

A quei tempi, le società di giochi non avevano divisioni di dati dedicate a capire se le lettere blu o rosa vendeva meglio. L’ unica cosa che contava nello sviluppo di un gioco era come una cosa influiva su un’altra ed era esattamente ciò che un game designer di giochi doveva sapere.

Il Game Designer si trova spesso di fronte ad un Foglio Excel piuttosto che a pettinare le bambole per avere le sue idee stravaganti

Hideo Kojima Maleficient Game Designer non matematica
La Scrivania di Hideo Kojima non fa testo perché è anche un Director

Un game designer si trova spesso di fronte a un foglio di calcolo con una grande serie di numeri. Non si tratta solo di determinare i prezzi, ma a volte si tratta di capire punti ferita, punti esperienza, percentuali di danno, probabilità e varie statistiche dei personaggi.

Gran parte di ciò che fa un game designer è circondato da numeri.
Si potrebbe dire che si tratta di imparare a pensare come un computer, ma anche i giochi analogici che non hanno bisogno di computer possono richiedere numeri. Molti game designer alle prime armi chiedono: “Come facciamo a capire quali numeri usare? Ci sono così tante cose che richiedono numeri”. La risposta? Usando la matematica.

Inoltre, la matematica è veramente un linguaggio universale. Anche nei film di fantascienza del primo contatto, proviamo a comunicare con gli alieni spaziali usando la matematica! Se un progettista di giochi ha bisogno di spiegare come funzionerà qualcosa a un programmatore di computer, usare equazioni matematiche è uno dei modi migliori.

Leggi  Sony vuole continuare a regnare col suo "monopolio" targato PlayStation grazie all'antitrust del Regno Unito

La Matematica come linguaggio di comunicazione tra Colleghi

Se il progetto di un gioco deve essere trasmesso a un secondo game designer, trovare equazioni matematiche nella documentazione è un vero sollievo, molto meglio che vedere un mucchio di numeri senza alcuna spiegazione, oppure come è capitato nel mio passato lavorativo: non è il massimo ritrovarsi l’idea del game designer che si è appena svegliato la mattina, scritta a parole su un fogliettino attaccato al tuo monitor in linguaggio verbale. Comprendere quell’idea e poi ingegnarci affinché venga rappresentata tramite funzioni matematiche è frustrante per un programmatore. Il modo di lavorare del game designer in questo caso è stato un fin troppo “artistico”.

In poche parole, la matematica ti consente di esprimere le relazioni tra insiemi di numeri in modo molto preciso. Per i game designer, quindi, è meglio essere meticolosi perché il lavoro richiede di sapere quali numeri usare e su cosa, piuttosto che andare a tentoni alla ricerca della configurazione migliore, affinché non generi bug.

Questo è particolarmente importante da ricordare quando hai carichi e carichi di numeri che rappresentano un insieme qualsiasi di cose: armi, astronavi, armature, pozioni, poteri psi, ecc. Poiché ci sono nuovi oggetti o poteri che vanno fino all’élite, questo significa che ci sono serie di numeri. Se il progettista del gioco scopre che uno degli elementi di livello 1 è troppo forte, è molto più facile regolare nuovamente il bilanciamento del gioco quando tutte le relazioni sono note, come è successo per Anthem un po’ di tempo fa . Potrebbe essere necessario valutare e modificare l’intero set di statistiche.

Game Designer e Matematica
Una Vera Scrivania di un Game Designer

Dovrai sapere subito quali altri numeri sono influenzati da quel cambiamento, ognuno di quelli che andrai a correggere, modificherà il gioco a cascata e devi capire, qualora ci sia un errore, fin dove si propagherà. Un piccolo errore decimale ininfluente agli inizi del gioco, può diventare così grosso da distruggere il gioco verso la fine.

Leggi  Company of Heroes 3: la recensione del nuovo RTS di Relic

Se Vuoi Fare il Game designer devi amare la Matematica, se non ti piace la matematica scegli un altro Ruolo o un altro lavoro

L’importanza della matematica per il game design a volte sorprende gli studenti agli inizi, perché immaginano i game designer come “persone delle idee”, ma non sanno davvero cosa fanno effettivamente le “persone delle idee”. Trasformare un’idea di gioco in realtà richiede più di un semplice gesto di mano o dare un informazione verbale ai programmatori, soprattutto quando sono coinvolti molti numeri e il lavoro è suddiviso tra molti dipendenti che lavorano su porzioni del progetto.

I game designer possono e devono usare la matematica per specificare chiaramente i loro progetti.

In breve, ama la matematica e ama i giochi se vuoi diventare un Game Designer!


Per non perdervi ulteriori sviluppi, seguiteci su Facebook e Twitter, oppure entrate a far parte del nostro gruppo Facebook o Telegram!

GIuseppe Zetta

Il mio pseudonimo è Giuseppe Zetta aka Zell Ho la passione per l’informatica, nata all’età di 6 anni, quando ho avuto a che fare per la prima volta con un Commodore64, appassionato di Intelligenza Artificiale, Sviluppo di Videogiochi e Tecnologie OpenSource. Porto avanti progetti informatici personali con i miei amici di vecchia data, ed ho svariate passioni che variano dall’arte del DJ al video editing passando fino alla produzione musicale.

You may also like...