Starfield: il team è due volte quello di Fallout 76

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La testata PCGamesN ha intervistato un ex-dipendente di Bethesda, ponendo diverse domande riguardanti lo sviluppo dell’atteso Starfield. A differenza di altre occasioni dove si parla di una figura “senza nome”, in questo specifico caso l’intervistato è Nate Purkeypile che recentemente ha fondato Just Purkey Games uno studio tutto suo.

Nate Purkeypile ha ricoperto il ruolo di Lead Artist in Bethesda per ben 14 anni, lavorando alla serie di Fallout da Fallout 3, passando dal gioco base ai rispettivi dlc, fino a Fallout 76, ed ha lavorato anche a The Elder Scrolls V: Skyrim. Nel 2021 ha fondato Just Purkey Games, uno studio tutto suo dove figura come singolo membro, e dove sta lavorando a The Axis Unseen.

Nate, nell’intervista, afferma come la portata dello sviluppo sia l’aspetto più diverso, poiché Fallout 3, Skyrim e Fallout 4 sono stati sviluppati da un singolo team, a differenza di Fallout 76 che era composto da due squadre, quelle di Austin e Maryland, più il supporto del piccolo studio di Montreal.

[…] Starfield è un progetto molto più grande, ci sono circa 500 persone nel team, mentre credo che Fallout 76 fosse composto al massimo da 200 persone.

Nate Purkeypile a PCGamesN

Uno dei motivi dietro l’abbondono di Bethesda, da parte di Nate Purkeypile, risiede proprio nella grandezza del progetto di Starfield. A tal proposito, ha voluto aprire una parentesi sulla quantità di sforzi e dettagli per costruire questo nuovo universo, e dei problemi ad essi correlati come la scelta dei metalli, colori, materiali e come differenziare determinate zone, concludendo “Devi capire tutto, e c’è tutta questa narrativa esplorativa da capire. Sareste scioccati da quanti pannelli metallici hanno fatto nel concept”.

La dichiarazione dei 1.000 pianeti, creati proceduralmente ad eccezione di alcuni, è fonte di preoccupazione per molti, ma Nate non ha potuto dire molto se non che “La mappa di 76 è quasi il doppio più grande rispetto quella di Skyrim, ed ha richiesto un enorme lavoro. Anche se si volesse assumere un studio esterno (outsourcing), dovresti, ad esempio, assumere una nazione. Realisticamente parlando, è una frazione del team che lavora sui pianeti”.

L’intervista di PCGamesN mette in luce una Bethesda intenta a realizzare il suo più grande progetto, in tutti i sensi immaginabili, passando dalla sua portata fino al personale coinvolto; mentre i videogiocatori, che si aspettano un prodotto in grado di non deludere le aspettative, nonostante i chiari precedenti (riferimento allo stato delle produzioni Bethesda al lancio), forse potranno aspettarsi davvero un buon videogioco fin da subito, anche se personalmente parlando non ci spererei troppo data proprio la natura immensa. Starfield è previsto per un generico 2023, per Xbox Series X|S e PC, inoltre potrà essere giocato al lancio dagli abbonati Game Pass senza alcun costo extra.

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Luca Maiolini

Gli FPS a stampo militare erano il mio pane quotidiano e gli RTS facevano da contorno, Brothers in Arms ed Imperivm erano il mio chiodo fisso. Poi, venne il giorno in cui abbracciai PlayStation 3 e mi collegai alla rete, così una valanga di videogiochi mi piombarono addosso! Ad oggi mi ritrovo a giocare un po' di tutto, dai titoli Platinumgames fino ai JRPG di casa Square Enix.

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