Sony: quanto ha guadagnato (davvero) nel 2019

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Con un “Sony gaming revenue and profit on decline as new console generation lomms” (tradotto: “Il settore gaming di Sony è in calo, mentre si profila la prossima generazione di console”) il portale Gamesindustry da vita al proprio articolo sul bilancio del 2019 dell’azienda Giapponese.


Ammettiamolo: è già strano che ad alcune persone sia permesso di scrivere dell’industria dei videogame.

Escludiamo dall’equazione l’oggettiva capacità o incapacità a scrivere, che non si basa solo sull’utilizzo corretto di tempi verbali, figure retoriche e linguaggio proprio, ma consiste principalmente nel consegnare efficacemente un messaggio. La preparazione su determinati argomenti è fondamentale per individuare quali sono i punti cardine del concetto, per confezionare un messaggio chiaro e comprensibile.

Fino a ché l’argomento trattato è l’esperienza con un singolo videogioco, o un gruppo di essi, a prescindere dallo stile e la capacità, potremmo ancora essere “tolleranti” verso la mancanza generale di background di chi ne sta facendo letteratura. Le emozioni genuine di un soggetto, hanno ancora un valore di “critica” e, se dovutamente ponderate dal lettore, possono aggiungere qualcosa al dibattito, a prescindere dalla soggettività delle stesse.

Quando si entra in ambiti più specifici, però, la mancanza di preparazione può portare ad errori grossolani, comportamenti ingenui che, tenuti al di fuori di un qualsiasi “Bar Sport” innescano una serie di errati giudizi e “bias” nell’opinione di chi legge, poiché spesso accorda un alto livello di fiducia  alla firma a cui si affida.

Di recente molte realtà di informazione si sono misurate con i report degli anni fiscali di grandi aziende del settore videoludico, limitandosi ad ammirare degli affascinanti grafici, e mal giudicandoli dal punto di vista prettamente tecnico.

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Questa pratica, unitamente alla tendenza di piccoli portali di fare un “copia incolla con personalizzazione” di articoli già dati alla stampa, ha generato un tam tam di “Osanna” nei confronti di alcuni numeri, che dal punto di vista finanziario, strapperebbero solo dei sorrisi amari a potenziali investitori esperti.

Per fare un esempio comprensibile ai più, se la mia azienda incassa, nell’arco dell’anno 100 mila euro, non vuole assolutamente dire che io ho in tasca 100 mila euro.

Piccola infarinatura sul rapporto annuale

Il rapporto annuale tiene conto, anzitutto, dei guadagni su scala mensile, quindi quella cifra non è mai stata tutta insieme in un punto, in qualsivoglia momento nel tempo, ma la mia azienda ha dei costi, delle spese e contrae dei debiti nel tempo.

Se tenere aperta la mia attività, nel complesso, mi è costato fra spese, prestiti e materiali, 80 mila euro, alla fine della fiera io ne avrò guadagnati solo venti (evitando di fare il discorso di periodi “mese per mese” o diventerà tutto ancora più complicato). Questi 20 mila euro, finiranno tutti nelle mie tasche? Probabilmente no. Potrei dover reinvestire questa parte di capitale per affrontare l’anno successivo, o semplicemente dovrei dividerli con i miei soci, che hanno investito nella mia azienda e, come è giusto che sia, pretendono di avere la loro parte dei ricavi.

“Sony supera Tencent” è una semplificazione di una serie di dati indicativa di nulla

Tencent
Logo di Tencent

Va detto in primis che Tencent ha un anno fiscale che viaggia di pari passo al calendario, tradotto vuol dire che i conti Tencent si chiudono il 31 Dicembre, a differenza di Sony, che come la maggior parte delle industrie del Gaming chiude il suo anno Fiscale a Marzo.

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Già alla luce di questo semplice dato, considerando uno Stop quasi totale di ben 6 mesi, al tempo della stesura di questo pezzo, per l’emergenza Covid che ha colpito in maniera più feroce la Cina, i vantaggi numerici di Sony sembrano più consistenti di quel che in realtà sarebbero.

Guardando solo ai numeri di Sony, facendo un raffronto “anno su anno” con i conti dell’azienda stessa (ovvero mettendo a paragone i numeri del 2018 con quelli del 2019), il settore Gaming ha avuto un calo degli incassi del 26% mentre quello dell’Hardware del 30,5%. Gli unici due reparti a registrare incrementi sono i servizi, che hanno visto una crescita del 7% grazie anche al lancio WorldWide di PlayStation Now, e il Software Digitale, che segna un aumento del 13%.
In somma si può stimare un calo generale del reddito del 14%.

Il direttore dell’ufficio finanziario Sony Hiroki Totoki, in una conference call successiva all’annuncio dei bilanci, ha attribuito il calo delle vendite Hardware al naturale declino del ciclo vitale di PS4 e all’annuncio ormai imminente di PS5, mentre dal lato software attribuisce la perdita alla scelta del passaggio a Free-To-Play di alcuni importanti titoli Terze Parti.

Riguardo alla crescita dei sottoscrittori di PlayStation Plus, Totoki conferma che Sony si aspetta che questo sia indicativo di un’ulteriore incremento di utenza all’arrivo della Console Next Gen.

Per coloro che fossero interessati ad approfondire l’andamento Finanziario di Sony lasciamo il link all’intero documento del bilancio.
Per coloro invece, che volessero scrivere in futuro di dati finanziari, consigliamo questo brevissimo video di Cerved che spiega in un minuto come leggere un bilancio.

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