La piattaforma Steam di Valve ha stabilito un nuovo record di giocatori simultanei. La piattaforma ha superato i 28 milioni di utenti simultanei il 9 gennaio, stabilendo un nuovo massimo storico.
I numeri sono stati divulgati sulla pagina delle statistiche pubbliche di Steam. Il nuovo record è 28.230.661.
Battendo così ufficialmente il record di 27 milioni avuto a Novembre del 2021
Le aziende pensano che questa crescita sia dovuta alla pandemia, perché sempre più utenti rimangono in casa per via delle varie quarantene.
Infatti la crescita esponenziale di utenti è iniziata proprio durante la Pandemia e da allora non si è mai fermata.
Tuttavia, le grandi società di gioco temevano che una volta terminato il 2020, il loro numero sarebbe diminuito drasticamente per corrispondere alla crescita precedente.
Forse non hanno contato che la fine del 2020 non coincide con la fine della pandemia . E nel corso del 2021 c’è stata forse una crescita non esponenziale rispetto allo scorso anno, ma è stata pur sempre una crescita.
Per intenderci: Steam ha registrato, a gennaio 2019 , un picco di 17,6 milioni di giocatori simultanei. Un anno dopo, a gennaio 2020 , ha raggiunto quota 18,3 milioni (ma il lockdown non era ancora iniziato).
Sono circa 700mila giocatori in più in un anno . Ma a gennaio 2021 (il percorso che corrisponde alla Quarantena) erano stati raggiunti 25,4 milioni di giocatori . Un salto di oltre 7 milioni di giocatori che si sono uniti alla piattaforma in 12 mesi.
Quindi diciamo che la crescita dei giocatori sulla piattaforma di Valve non sia solo una crescita per via della pandemia o per lo meno non è solo “Merito” della pandemia, ma anche dalla crescita esponenziale dei videogiocatori in quanto tali.
Basti guardare alla top dei titoli più giocati steam e ci accorgiamo, che ci sono parecchi multiplayer online se non la quasi totalità, sopratutto se guardiamo bene molti di questi titoli non hanno neanche bisogno di PC di ultima generazione.
Conclusione
Aumentano i videogiocatori PC non solo per via della pandemia, ma anche perché molti più videogiocatori si appassionano ai videogiochi online competitivi e MMO.
Tanto che molte aziende produttrici di Videogiochi Single Player stanno avendo un contraccolpo non indifferente in questo periodo storico nonostante la pandemia(che come detto ad inizio articolo sembrerebbe essere la fortuna di molte aziende del gaming), emblematica Ubisoft che si è allontanata dalle piattaforme come Steam, perché per lei questo business ad oggi è diventato insostenibile (non vende abbastanza).
Anche aziende come Square-Enix o Take-Two le quali si stanno buttando sul Gaming Mobile, prevedendo così di migliorare di molto i loro introiti.
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