Abandoned e Blue Box Game Studios: abbiamo scoperto tutta la verità sul gioco e “abbiamo visionato il gameplay”

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Ormai, il progetto targato Blue Box Game Studios, Abandoned, sembra essersi trasformato in una sorta di argomento evergreen sul quale tornare ciclicamente.
Recentemente si è tornati a parlare del “videogioco” in seguito al report interessante di GameSpot, che fa luce su alcuni particolari inerenti lo stato dello sviluppo, spoiler: è messo estremamente male, ma in realtà a me ed al resto dello staff di Q-Gin non ci ha stupito molto.

Lo scorso anno Abandoned è stato al centro di teorie e di articoli su articoli, anche da parte delle testate nostrane come Everyeye – celebre(?) è lo sfogo da parte di Marco Mottura, intento a criticare la linea editoriale della testata stessa, che il giorno dopo si è catapultata nuovamente sul “treno del trend” con “Abandoned: Hideo Kojima lo cita indirettamente con un poster horror” a cura di Michele Galluzzi –, dove non si faceva altro che alimentare le voci di una qualche implicazione con Hideo Kojima.

Tra alcune comunicazioni “bizzarre” dello studio e le teorie del web, abbiamo assistito al peggio del peggio della stampa, ma diciamo che il premio d’oro italiano per il peggior comportamento in fatto di news, Everyeye se lo sarebbe meritato certamente.

Qualche passo indietro: perché Blue Box Game Studios è visto come uno studio “scam”?

Siamo ad oltre un anno dall’annuncio di Abandoned e diversi mesi da quella che fu la presentazione dell’applicazione tramite la quale sarebbero stati diffusi trailer ed informazioni, per non parlare del fatidico prologo giocabile col quale Blue Box Game Studios avrebbe potuto autofinanziare il progetto, ma evidentemente qualcosa è andato storto. O forse è tutto nella norma?

Ebbene, mentre le diverse testate cavalcavano l’onda Kojima-Abandoned, nel consueto appuntamento del lunedì su Twitch, noi tutti ci siamo impegnati a mostrare qualche piccola mala abitudine dello studio, che per anni ha tenuto a mantenere un comportamento ai limiti dello scam (truffa). Ebbene, è giunto il momento di dedicargli un bel “articoletto”.

Rewind il dramma fatto a videogioco

Agli esordi, per quanto ci è concesso saperne, lo studio presentò il suo primo progetto indipendente chiamato Rewind, accompagnato da una campagna crowdfunding su Kickstarter.

Rewind è un gioco cinematografico in prima persona, sul genere horror avventura per PC, Oculus Rift e console. Giocherai come Jim Walker, un investigatore professionista del paranormale che ha perso la moglie ed il figlio in un incidente stradale 8 anni prima. Jim desiderava comunicare con sua moglie e suo figlio ancora una volta usando il EVP (Electronic Voice Phenomena, un dispositivo che sarebbe in grado registrare le voci degli spiriti), dopo una sessione in cui ha avuto successo, è iniziata la sua carriera di investigatore. Per 8 anni, Jim ha accumulato esperienza in vere cacce, comunicazioni ed attività paranormali. Credeva di aver visto tutto, fino al suo arrivo in una villa nascosta ed infestata di High Hills Village.

Jim lotta con la sua confusione e dolore, depressione e problemi mentali lungo il suo viaggio a causa della sua perdita 8 anni prima. Assieme alla sua cara amica e collega, Jessica Thompson, Jim scopre le spiegazioni dietro alle attività paranormali che ha vissuto. Indaga ed esplora High Hills Village e assisti alla storia emotiva di Jim Walker.

Descrizione su Kickstarter

Continuando a leggere la pagina trovata su Kickstarter, il videogioco avrebbe dovuto disporre di una trama dinamica influenzabile dalle azioni del giocatore, così come la difficoltà che si sarebbe adattata in base allo stile di gioco.

Oltre a ciò, sarebbero state presenti oltre 30 storie secondarie, la possibilità di esplorare High Hills Village, comunicazione con varie entità tramite il EVP, enigmi, ed altro.

Come se non bastasse, erano stati programmati anche tre dlc denominati: The Mask, The Lost Pages e The Messenger.

In The Messenger il giocatore avrebbe vestito i panni di Hanna Fineman. Sarebbe stata inclusa anche una modalità cooperativa con 8 giocatori con tanto di trama, inoltre seguendo la moda del tempo, dove gli smatphone e tablet fungevano da “estensione”, anche qui li si poteva sfruttare in due modi: come secondo schermo e per tener traccia delle attività di gioco.

L’aspetto più interessante per noi e per questo articolo, riguarda i capitoli della storia principale. Il caso vuole che il primo capitolo si chiami proprio… Abandoned.

Grazie al subreddit “r/TheBlueBoxConspiracy” abbiamo la possibilità di scoprire parte della storia dello sviluppo di Rewind (e di “altre” produzioni dello studio). Una storia che, leggendo le prossime righe, vi darà quel non so ché di familiare.

Poco prima di aprire la campagna Kickstarter (18 marzo del 2015), Blue Box Game Studios affermò di star testando la terza persona in quanto “avrebbe conferito al gioco un’esperienza più cinematografica”, ma decise di rimandare il teaser giocabile in quanto soggetto a diversi problemi tecnici, confermando che il prototipo fosse giocabile.

Ci sarà un trailer giocabile del gioco la prossima settimana che gira sulla versione prototipo, utilizzata solo come test. Abbiamo reso giocabile questa versione e abbiamo perfezionato un po’ di cose. Il link verrà pubblicato.

Primo aggiornamento dalla pagina di Kickstarter

Il teser fu realmente pubblicato il 21 marzo del 2015, ma potrebbe esser peggio di come ve lo potreste immaginare.

Dopo la cancellazione del “Kickstarter” (6 aprile 2015, con ben 12 giorni di anticipo), attorno al 15 aprile venne annunciato che il videogioco sarebbe approdato in Steam Greenlight – la piattaforma studiata da Valve ideata per gli sviluppatori indipendenti, sulla carta si rivelò interessante, all’atto pratico venne sfruttata malamente per truffare (scam), nonostante i videogiochi dovessero essere votati prima di approdare nel catalogo ufficiale – per il mese di maggio.

Rewind sarà interamente finanziato da un investitore privato! Questo ci permetterà di raggiungere i nostri obiettivi in un breve lasso di tempo. Vorremo ringraziare i nostri sostenitori per il loro sostegno.

5° aggiornamento Kickstarter

Dopo esser comparsi nella rivista GameMaster, nella pagina 61 il 16 luglio 2015, dove Hasan Kahraman spiegò come “Rewind avrebbe avuto un’impostazione di gameplay veramente similare a Beyond: Two Souls e Heavy Rain” aggiungendo che “il gameplay avrebbe provveduto a dare sensazioni simili dal giocare un film: veramente cinematico, realistico ed emozionante. Vogliamo proporre una vera esperienza in stile Hollywood”. Si arrivò al 4 settembre, dove Blue Box Game Studios annunciò lo stop dello sviluppo di Rewind: Voices of the Past per un altro progetto ambizioso non ancora annunciato, sul quale avevano lavorato in precedenza e che avrebbe sfruttato la fotogrammetria per ambienti e personaggi, descrivendolo come un “indie AAA in prima persona”.

Nel affermare lo stop, fu confermato anche l’accesso da parte dello studio ai programmi PlayStation Partner e ID@Xbox.

Pochi giorni dopo l’aver dichiarato lo stop, venne aggiornata la pagina IndieDB (7 settembre) con nuove informazioni inerenti Rewind: Rewind fu descritto come un videogioco in terza persona, invariati sono il genere horror e l’impostazione cinematografica; contenne anche un piccolo aggiornamento su Jim Walker, in grado di poter comunicare con gli spiriti fin dalla sua infanzia.

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Tra le novità spuntò anche una modalità cooperativa locale fino a tre giocatori, una formula narrativa episodica – si suppone alla Telltale – e diversi personaggi da interpretare. Inoltre, da ché sarebbe dovuto uscire su console e PC, finché la community PC (Steam Greenlight) non avesse dato il suo appoggio il gioco sarebbe rimasto un’esclusiva console.
Nessuna menzione riguardo alla compatibilità col VR, nonostante fu confermato che nonostante il cambio della prospettiva sarebbe comunque rimasto compatibile.

Proprio al termine del segmento inerente quanto scritto, compare una riga: “Rewind: Mobile Edition sarà presto disponibile per dispositivi Android e iOS. Maggiori informazioni saranno presto disponibili”.

La cosa sorprendente fu che la versione “originale” di Rewind non venne cancellata, ma rinominata in The Lost Tape (14 settembre), mantenendo il contesto paranormale e l’ambientazione, così come la compatibilità col VR. Fondamentalmente, come per loro stessa ammissione, si tratta di Rewind sotto “un’altra veste”.

The Lost Tape è un gioco di investigazione paranormale che era il vecchio concetto di gioco di Rewind. Da quando abbiamo cambiato Rewind in un’esperienza cinematografica, The Lost Tape è diventato il gioco originale.

Pagina IndieDB

Il 20 settembre, la retromarcia. Convinti dai “fan”, lo studio affermò di voler riprendere lo sviluppo di Rewind: Voices of the Past subito dopo la pubblicazione di The Lost Tape, confermando di essere nelle fasi finali del progetto e che in tempi brevi avrebbero pubblicato un “piccolo teaser di Rewind: Voices of the Past”.

Alt. Fermi tutti. Occorre un attimo di chiarezza, quindi… Via col “recappone” del 2015!

Blue Box Game Studios avrebbe dovuto pubblicare un teaser giocabile di Rewind, ma fu rimandato per problemi tecnici. Dopo di ciò venne avviata una campagna Kickstarter, con l’obiettivo di raggiungere 10.000€, che fu chiusa con 12 giorni di anticipo, avendo trovato un investitore privato.
In quel lasso di tempo venne effettivamente pubblicato il (pessimo) teaser.

Rewind sbarca su Steam Greenlight, dopo circa tre mesi Kahraman viene intervistato dalla rivista GameMaster dove si sbottona sul gioco. Su IndieDB fa “capolino” il nuovo Rewind: Voices of the Past, con la nuova impostazione in terza persona, allo stesso tempo ne viene messo in pausa lo sviluppo. In quello stesso frangente viene “annunciato” Rewind Mobile Edition e lo sviluppo di un progetto Indie AAA inedito.

Lo studio annunciò The Lost Tape, la versione originale di Rewind. “Poco dopo”, venne confermato che lo sviluppo di Rewind: Voices of the Past sarebbe ripartito dopo il lancio di The Lost Tape.

Ne sono consapevole. È un vero e proprio casino, ma procediamo oltre, col 2016!

Ci troviamo nel 2016, l’anno inizia “col botto” per Blue Box Game Studios che aggiornò il proprio sito web con nuove informazioni.

Lo studio “si presenta”, nella home page campeggiava “Siamo BLUE. BLUE non si riferisce al colore, ma piuttosto si riferisce alla ‘Best Level User Experience. Questo è ciò che vogliamo ottenere coi nostri progetti”, scorrendo si poteva trovare “La nostra missione. Il nostro obiettivo principale è quello di produrre prodotti di alta qualità per PC, console e piattaforme mobile, creando esperienze indimenticabili e interazioni utente senza precedenti nei nostri giochi. Vogliamo definire la nostra passione per la creazione di videogiochi”.
Venne aggiornato anche il sito di Rewind: Voices of the Past che figurò come esclusiva PlayStation 4.

Il tempo trascorse, molto tempo a dire il vero, arrivando al 5 ottobre del 2016 dove il nuovo aggiornamento pubblicato su IndieDB esordì con “Lo sviluppo continua!”, accompagnato da un nuovo teaser trailer, che purtroppo oggi risulta privato.
Così lo studio annunciò la ripresa dei lavori sul “nuovo” Rewind e non solo, si tornò a parlare dell’applicazione mobile destinata a fungere come una sorta di estensione, ma in maniera differente rispetto a quanto preventivato con la versione originale. L’applicazione avrebbe consentito di eseguire delle azioni direttamente in gioco, affermando “la tua esperienza di gioco sarà su un livello completamente diverso”.

Si tornò a parlare anche della versione mobile di Rewind e di come lo studio non riuscì a trovare dei dispositivi in grado di poterla supportare, finendo per ipotizzare un possibile cambio di rotta: la versione mobile sarebbe potuta arrivare su PC.

Passano ben diversi mesi, tra il 2017 ed il 2021 il sito rewind-thegame.com diventò non disponibile, per poi tornare online, finendo nuovamente rimosso. Ad oggi, il link conduce alle FAQ di Abandoned.

Prima di passare al prossimo, c’è una piccola parentesi su Rewind: Mobile Edition.
All’interno del topic, è stato condiviso un link che porta ad un blog dove Blue Box Game Studios aggiornava l’utenza sullo stato dei lavori. Lì, è possibile notare un “Abandoned Prologue” ed altre informazioni riguardanti Rewind, come il prezzo di 1,79€ per la versione mobile completa.

The Whisperer, una nuova incarnazione di Rewind?

Proprio mentre il sito ufficiale di Rewind ha cominciato a dare i segni di cedimento, il 23 marzo 2017, Blue Box Studios presentò The Whisperer, un nuovo videogioco dalle tinte horror, in prima persona previsto per PlayStation 4, Xbox One e PC.

In questo “nuovo” videogioco, ancora una volta col paranormale a farla da padrone, si interpretava un investigatore. Questa volta però, non erano le produzioni di Quantic Dream a guidare lo sviluppo, bensì la serie Fatal Frame (Project Zero) di Koei Tecmo. Dunque, il protagonista avrebbe avuto in dotazione una telecamera con la quale sconfiggere i fantasmi ed il consueto EVP per comunicare, il tutto caratterizzato da una forte componente procedurale, tanto che “ogni sessione non è mai la stessa e ogni risposta che senti o addirittura vedi, sta realmente accadendo”.

Un po’ come il dlc del originale Rewind, anche qui era prevista una componente multiplayer cooperativa, fino ad un massimo di 5 giocatori in sessione, con tanto di supporto per il cross-play tra tutte le piattaforme (PS4, One e PC). Inoltre, fu confermata ancora una volta la compatibilità col VR e che gli utilizzatori avrebbero potuto giocare anche con chi non lo possedesse.
Ciliegina sulla torta, la possibilità di creare squadre ed esplorare gli scenari come tale.

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Era previsto anche un negozio interno, difatti sconfiggendo fantasmi, catturando gli spiriti nelle foto e completando missioni, si potevano guadagnare punti per acquistare nuovo equipaggiamento ed attrezzature più avanzate. Anche in questo caso erano stati previsti due DLC.
Il bundle ammontava a 19,99$.

Con l’uscita prevista a giugno del 2017 ed un’alpha test in programma, sembrava che tutto stesse girando per il verso giusto, questa volta.
Sempre su IndieDB lo studio pubblicò la richiesta di partecipazione per il testing dedicato alle piattaforme PC e PlayStation 4.

Nell’annuncio erano presenti alcuni elementi ridondanti, che riportano alla mente Rewind, come il già citato “The Wisperer contiene un sistema di gioco dinamico e si regola in base alle tue azioni”.
Altro aspetto che ricorda Rewind fu la presenza di un open world e 30 missioni secondarie assieme ad una principale, tutto rigorosamente dinamico.

Data d’uscita? 15 giugno 2017.

Ma così non fu, ovviamente. Dopo circa un paio di mesi di silenzio, Blue Box tornò a parlare del gioco, spostando la data di lancio ad agosto per quanto riguarda PC e PlayStation 4, mentre la versione Xbox One sarebbe arrivata in autunno. Di nuovo, ovviamente, le cose non andarono così.

La cosa sorprendente, non citata dal subreddit, è che The Whisperer vide la luce sul mercato mobile tramite il porting che riprense un poco il A cinematic horror game del Kickstarter di Rewind, The Whisperer: A paranormal investigation game venduto a 0,99$.
Ovviamente è stato rimosso dagli store ufficiali, ma basta poco per scovarlo, provare per credere.

Unseen Faces (The Whisperer/Rewind)

La conferma, delle conferme. Sebbene The Whisperer abbia visto la luce sotto forma di porting mobile, con tanto di APK ancora disponibile nella rete, non si può dire lo stesso della sua “forma” ufficiale.
La pagina IndieDB parla chiaro: Blue Box Game Studios cambiò titolo e forma al proprio videogioco ancora una volta. Il 21 marzo del 2018 rivelarono Unseen Faces che non fu altro che una nuova versione di Rewind, che si trasformò a sua volta in The Whisperer.

Unseen Faces è un videogioco horror/avventura multiplayer in prima persona, dove i giocatori potranno vestire i panni di investigatori o entità paranormali. In base alla modalità, gli investigatori e le entità potranno lavorare, comunicare ed interagire insieme oppure combattere gli uni contro gli altri.

Pagina IndieDB di Unseen Faces

In questo caso, sarebbero stati presenti 5 personaggi, ognuno con delle abilità e peculiarità proprie; gameplay dinamico ed ogni sessione sarebbe stata diversa; 5 modalità di gioco: The Whisperer, Messenger, Elimination, Guardian e Outcast; multiplayer locale con splitscreen e la possibilità di giocare contro i bot; compatibile col VR; distribuzione periodica di nuovi contenuti gratuiti come personaggi, modalità, mappe ed altro.

Tales of the Six Swords, qualcosa che “esiste” qualcosa che è possibile provare realmente

Forse, stufi di cercare di produrre un qualcosa di “troppo ambizioso” [sono terribilmente ironico, perdonatemi], Blue Box Game Studios diresse il proprio sguardo ad un’idea ben lontana da quella perpetrata tra il 2015 ed il 2018 senza ricavare un ragno dal buco. Così lo studio pubblicò il 26 marzo 2019 Tales of the Six Swords, disponibile gratuitamente, descritto come un’esperienza JRPG “console-like”, con storia principale e tonnellate di missioni secondarie, con possibilità di creare armi e combattere mostri vivi, audio e immagini coinvolgenti e via discorrendo.

Il gioco però venne rimosso dallo store nel dicembre del 2019.

The Haunting: il lupo perde il pelo, ma non il vizio

Si arriva ai tempi recenti, estremamente recenti! Blue Box Game Studios torna a dedicarsi all’horror, pubblicando il 23 dicembre 2020 in accesso anticipato il videogioco The Haunting: Blood Water Curse, che tutto sommato – strano ma vero – ha ricevuto qualche aggiornamento, almeno fino al 8 marzo 2021.

Inutile a dirlo The Haunting viene presentato come “a first person horror adventure game”, la medesima descrizione dei progetti precedenti, salvo per quel “first person” e non manca il consueto pallino per la componente “cinematografica”. Dunque, anche in questo caso, si parla di un videogioco dove la protagonista, armata di telecamera, dovrà fronteggiare gli spiriti. Ho scritto “la”? Esatto. In questo caso la protagonista sarà Sarah Fineman, una sorta di fusione dei protagonisti di The Lost Tape: Jack Fineman e Sarah Hughes, oltretutto, Fineman è il medesimo cognome che avrebbe dovuto avere la protagonista Hannah nel DLC Messenger del primo Rewind.

In questa “nuova” versione, la storia è differente. Sarah sta cercando di salvare il proprio fratello Josh da un “occulto” che vuole sacrificarlo. Per farlo dovrà avventurarsi a Red Water Woods, in una zona estremamente boschiva.

Il caso vuole che il 10 aprile 2021, proprio quando Blue Box Game Studios aveva annunciato Abandoned, The Haunting è passato nelle mani di un’altra azienda:

Ciao a tutti,

volevamo chiarire che Blue Box Game Studios non sta più lavorando a The Haunting: Blood Water Curse. Noi di CREATEQ Interactive finiremo il gioco. Tieni presente che il nuovo concetto di gioco non è stato ancora aggiornato e sarà presto disponibile.

Grazie a tutti per il supporto!

PS: i nostri colleghi Blue Box Game Studios sono legittimi e non è un’operazione segreta di marketing ideata da Hideo Kojima.

Comunicazione Steam

Nel comunicato si menziona un “nuovo concetto di gioco”, questo perché in data 8 marzo 2021, lo studio aveva affermato di voler cambiare l’impostazione del gioco, passando dalla prima alla terza persona per un impatto cinematografico maggiore, inoltre sarebbe stata completamente riscritta la storia ed aggiunti nuovi dialoghi, assieme ad altre modifiche inerenti il gameplay.

In tutto questo pare proprio che il videogioco sia tornato in mano a Blue Box Game Studios. Difatti, il 12 aprile 2022, a circa un anno di distanza dall’annuncio di Abandoned, la pagina Steam è stata aggiornata, con la rimozione di CREATEQ Interactive come sviluppatore.

Abandoned: il ciclo riparte, si passa da “il nuovo videogioco di Hideo Kojima” alla consueta presa in giro fino al report di GameSpot

Il 7 aprile 2021 è il giorno in cui Blue Box Game Studios è giunto alle orecchie ed agli occhi di tutti noi, fatti forza di una comunicazione furba, con alcuni riferimenti a Silent Hill in un Tweet, e col “supporto” da parte delle testate giornalistiche che han cavalcato l’onda del “Kojima dietro ad Abandoned”.

Il videogioco è stato presentato come un “cinematico survival horror shooter dalla forte impronta realistica, in prima persona”. Il trailer è stato pubblicato sul canale ufficiale PlayStation, dove è tuttora reperibile, assieme al post del PlayStation Blog che ne ha accompagnato l’annuncio dove sono stati esposti alcuni dettagli:

  • il protagonista è Jason Longfield, che al risveglio si ritrova in un bosco, ma senza ricorda come ci sia finito. Scoprendo in un secondo momento di esser stato rapito;
  • Jason sarà soggetto al “causa e conseguenza”, se correndo rimarrà senza respiro, ne risentirà anche la mira. Viene specificato che, a differenza di altri sparatutto, Abandoned avrà uno shooting più realistico;
  • lo sviluppo del gioco è concentrato sul proporre un’esperienza cinematografica e realistica;
  • supporterà le tecnologie DualSense e l’audio 3D;
  • la versione finale punta ai 60FPS ed una risoluzione 4K nativa.
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Saltando, per forza di cose, il periodo in cui il web è stato inondato di rumor su rumor, dove si speculava sulla reale identità di Hasan Kahraman, giocando sul fatto che non si fosse mai mostrato. Alle teorie che vedevano Kojima dietro allo sviluppo si è sempre risposto coi fatti, menzionando per l’appunto The Haunting e l’account da sviluppatore di Kahraman su Steam e PlayStation.

Il 10 agosto sarebbe dovuto arrivare l’applicazione per PlayStation 5 tramite la quale poter visionare il teaser, successivamente il teaser giocabile ed infine il trailer vero e proprio (assieme alle varie comunicazioni future). Le cose non sono proprio andate così, l’applicazione è stata rinviata a causa di alcune problematiche col engine.

Alla fine l’applicazione è realmente arrivata, così come il primo teaser. Erano molti gli utenti che si sono gettati in maratone e reaction, e praticamente tutti ne sono usciti… Scottati.
Il teaser mostrato nell’applicazione era lo stesso arrivato su Twitter il giorno in cui sarebbe dovuta arrivare l’applicazione:

https://twitter.com/BBGameStudios/status/1425166922488991744

Passa altro tempo, nel dicembre 2021 Blue Box Game Studios parla di demo tecnica e di un prologo. Con quest’ultimo l’intento viene fin da subito chiarito: lo studio ha necessità di autofinanziarsi, pertanto il denaro ricavato dal prologo verrebbe utilizzato per lo sviluppo del gioco stesso. L’uscita? Prevista per l’inizio del 2022.

Ma la storia dello studio insegna, difatti sia il prologo che la demo sono stati rinviati a “data da definire”. Quando saranno pronti, arriveranno.

Così, attendendo il nulla, giungiamo ai leak ed al report di GameSpot.

Dietro Abandoned, la chat segreta con Hasan Kahraman, un ambiente tossico e… Leak.

Si arriva al 3 giugno 2022. Mark Delaney pubblica un editoriale estremamente interessante titolato “Blue Box Dev Behind PS5’s Abandoned Misled Fans, Solicited Business Deals In ‘Toxic’ Chatroom”. Grazie ad alcuni membri (o ex-membri) della chat di gruppo creata da Kahraman sono emersi alcuni particolari non proprio esaltanti sullo stato dello sviluppo e sul clima presente in essa.

Difatti, stando agli intervistati, Hasan Kahraman avrebbe fatto firmare, in alcuni casi, un NDA, gli intenti del fondatore di Blue Box erano quelli di creare un luogo “piacevole” dove aggiornare una stretta cerchia di “persone piacevoli” incuriosite dal progetto. Il problema si veniva a creare nel momento in cui uno di questi elementi si rivelava “sgradita”, al punto dall’essere espulsa dal gruppo e spingendo Kahraman a creare un nuovo gruppo con altre nuove persone.

Le persone intervistate descrivono un Kahraman come una persona ambigua e soggetta a sbalzi d’umore, pronto ad intervenire malamente quando l’utenza chiede qualche aggiornamento sullo stato del gioco; pronto ad etichettare come “truffatori” i possibili partner commerciali come Nuare Studio, trattamento simile è stato riservato a Geoff Keighley del Summer Games Fest ed al team dietro il Future Games Show di GamesRadar.

Da menzionare assolutamente un bizzarro affare che Kahraman ha cercato di metter su con un utente, chiedendogli se avesse potuto conservare le possibili copie fisiche per un compenso di 1.500$, ma ha annullato tutto pochi giorni dopo aver mandato il modulo da compilare all’utente.

L’articolo continua menzionando che l’utente più giovane aveva 12 anni e che aveva un atteggiamento tutt’altro che socievole, mandando messaggi vocali agli altri utenti dicendogli di uccidersi, il tutto mentre Kahraman era completamente disinteressato. Ciò ha spinto alcuni utenti a parlare tra di loro, manifestando una certa delusione.

GameSpot ha provveduto anche a pubblicare il modulo NDA facendo notare che manca totalmente una qualsiasi forma di linguaggio legale, dove venivano richieste diverse informazioni tra cui indirizzi privati.

Tornando all’argomento Abandoned, è saltato fuori che la produzione è… Ferma, mentre il prologo esiste e risulta perfino giocabile. Nell’articolo si legge “i materiali condivisi con il gruppo privato hanno solo causato confusione. [Kahraman] Prometteva play test, a volte anche a una sola persona del gruppo, ma nessun test è mai stato effettivamente presentato. Alcuni membri hanno scherzato sul fatto che il gioco si sarebbe dovuto chiamare “Wallbandoned” perché gran parte di ciò che Kahraman mostrava loro non erano altri che muri in-game e nient’altro”.

Come detto, vi consiglio di recuperare l’articolo.

Una sonora presa in giro, anche se Abandoned dovesse uscire veramente

Un momento, metto da parte gli abiti “formali” e mi preparo per dare il peggio.

Blue Box Game Studios in questi 8 anni di (in)attività, dato che lo studio è stato fondato nel 2014, ha dato prova solo di una cosa: di non riuscire a finalizzare un progetto nonostante avesse soltanto due idee in mente, uno in prima persona e l’altro in terza, entrambi caratterizzati da una forte componente cinematografica ed horror, con una forte impronta dettata dal paranormale.

Siamo nel 2022 e di concept analoghi ne abbiamo visti, basti pensare a Phasmophobia che è riuscito a catalizzare su di sé una certa attenzione pur proponendo una formula semplice quanto funzionale: un’equipe di “cacciatori di fantasmi” indaga su presenze soprannaturali all’interno di alcune case – tipicamente americane – ed in base agli eventi che i giocatori vedranno e vivranno, dovranno venire a capo con quale entità hanno a che fare; i giocatori dalla loro hanno telecamere e strumenti di vario genere, tra cui il EVP.

Questa formula non è tanto dissimile dal concept multiplayer che Blue Box Game Studios aveva in mente per alcuni suoi progetti, ma nulla da fare, nonostante i diversi anni di anticipo, non sono riusciti a venirne a capo, finendo per cancellare e riscrivere lo stesso identico progetto più volte. Basti pensare alle analogie tra Rewind (2015) e The Haunting (2021), quest’ultimo presente su Steam dal 2017 sotto il nome del progetto The Whisperer.

E Abandoned? Onestamente, vedendo che lo sviluppo è fermo, considerando come lo studio “lavora”, mi viene da pensare che esista soltanto il concept del gioco e che si basi sull’evoluzione di The Haunting.
Il prologo, se arriverà, non sarà altro che il concept di un altro progetto, probabilmente con un comparti grafico migliore rispetto a quanto già visto, ma più per il merito di Unreal Engine 5 che altro.

In tutto questo, Sony ha la sua responsabilità: il controllo qualità totalmente assente.
Cyberpunk 2077 è stato trasformato in un vero e proprio caso mediatico, eppure The Haunting: Blood Water Curse ha ancora la sua pagina nel PlayStation Store, così come l’applicazione di Abandoned è disponibile al download. Forse è giunta l’ora che Sony smetta di prendere denaro senza porsi due domande e cominci a irrigidire i termini secondo i quali si può usare i suoi canali come mezzi per pubblicizzarsi.


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Luca Maiolini

Gli FPS a stampo militare erano il mio pane quotidiano e gli RTS facevano da contorno, Brothers in Arms ed Imperivm erano il mio chiodo fisso. Poi, venne il giorno in cui abbracciai PlayStation 3 e mi collegai alla rete, così una valanga di videogiochi mi piombarono addosso! Ad oggi mi ritrovo a giocare un po' di tutto, dai titoli Platinumgames fino ai JRPG di casa Square Enix.

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