Life Is Strange: True Colors, la mini recensione

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Life is Strange: True Colors è la nuova avventura grafica sviluppata da Deck Nine Games, sviluppatori anche di Life Is Strange: Before the Storm e pubblicato da Square Enix e quarto capitolo della serie.

Preparatevi ad emozionarvi

Alex Chen è la protagonista del gioco. Cresciuta tra varie famiglie affidatarie ha sempre avuto problemi ad adattarsi per via del suo potere, l’empatia psichica. La ragazza percepisce le emozioni visualizzandole come auree colorate in maniera differente a seconda del sentimento provato, talvolta finendone persino contagiata. Un giorno, suo fratello Gabe, dopo ad alcune ricerche, riesce a trovarla e la convince a unirsi a lui ad Haven Springs, un piccolo villaggio minerario sulle montagne del Colorado.

In questo paesello, Gabe riesce in qualche modo a trovare la pace interiore dopo il riformatorio e una casa che sembra il luogo perfetto per iniziare una nuova vita anche per la nostra Alex, fino a quando accade una tragedia. Gabe muore a causa di quello che sembra essere in un primo momento un incidente, inizialmente i moventi sono inspiegabili e la tragedia porterà Alex a indagare sulla morte del fratello.

Gameplay

Uno dei tratti distintivi della serie principale è che i protagonisti possiedono una sorta di potere che possiamo definire paranormale, come tornare indietro nel tempo e poteri telepatici. Alex ha il potere dell’empatia: quando una persona prova un’emozione forte, come rabbia, paura o tristezza, la vede circondata da un’aura di un certo colore, che la porterà a sentire le stesse emozioni. La protagonista potrà anche leggere parzialmente i pensieri e man mano che il gioco procede, sviluppa nuove abilità legate a questa abilità.

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Alcuni personaggi sembreranno amichevoli ma in realtà non lo saranno, a differenza di altri che avranno bisogno di essere capiti e ascoltati. In Life is Strange, non bisogna perdere nessun dettaglio, da una semplice frase al guardare i ogni anfratto. Potremo ascoltare dischi, passare del tempo sul divano di casa o addirittura giocare a dei cabinati arcade, dove troveremo ad esempio Arkanoid. L’importante è lasciarsi trasportare dalla bellezza di tutto ciò che ci circonda, anche le più piccole cose, per renderci conto della meraviglia in cui siamo immersi.

Comparto tecnico

Il titolo è esteticamente piacevole alla vista, infatti i personaggi godono di un’espressività autentica e convincente, che trasmette delle proprie e vere emozioni. I personaggi secondari, rispetto ai principali, non hanno la cura che meriterebbero risultando molto meno interessanti e caratterizzati.

Infine, la colonna sonora, ha delle ottime musiche, legate alla trama o a quei momenti di pausa che Alex può prendersi per riflettere su se stessa e cosa la circonda.

Pensiero finale su Life is Strange: True Colors

Life is Strange: True Colors mi ha fatto rivalutare la serie, che inizialmente abbandonai al primo capitolo, perché mi era parsa noiosa… mea culpa. Avremo una storia semplice, valorizzata da una caratterizzazione dei personaggi realistica e convincente nel bene come nel male. Il mio parere finale è consigliato senza alcun dubbio.

Pregi

  • Ottima colonna sonora
  • Caratterizzazione dei personaggi stupenda
  • Storia ben scritta

Difetti

  • Il terzo capitolo carino, ma non porta da nessuna parte

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