Hatsune Miku: Project Diva Mega Mix+ in una recensopinione condita con un po’ di polemica

Share

Non sono un giocatore assiduo della serie Hatsune Miku: Project Diva, li ho sempre giocati a tempo perso, ma nonostante ciò sono passato dai capitoli per PSP al Future Tone uscito su PlayStation 4, saltando sul carrozzone Mega Mix uscito su Nintendo Switch e, per non farmi mancare nulla, ho infine acquistato Hatsune Miku: Project Diva Mega Mix+ (con tanto di DLC) su Steam.

Tutti questi titoli hanno una cosa in comune: SEGA non ha mai introdotto altri “cantanti” se non i canonici Hatsune Miku, Rin e Len, Luka Megurine, Kaito e Meiko e, tra le altre cose, non ha provveduto ad aggiornare le varie canzoni con la versione più attuale del Vocaloid, il sintetizzatore vocale che “oggi” è al V5.

Le nuove, e poche, canzoni in V4 riescono a sopperire alla mancanza di altri cantanti come Gumi ed IA, ad esempio, ma nel lungo periodo ciò non basta ad alimentare questo senso di “fastidio”, soprattutto quando si butta uno sguardo su iOS o Play Store dove si trova il free to play Hatsune Miku: Colorful Stage, dove al suo interno sono presenti altri cantanti grazie ad alcuni accordi stretti tra SEGA ed altre società.

Ma andiamo per gradi.

Hatsune Miku: Project Diva Mega Mix+ lo si può giocare senza impedimenti prestazionali!

Avendo dedicato diverso tempo alla versione Switch di Mega Mix ho potuto constare alcuni cali di frame durante le sessioni di gioco, che per quanto “leggeri”, in un rhythm game sono comunque gravosi. L’arrivo di Mega Mix+ su PC è stata pura gioia anche da questo punto di vista, oltre al fatto che poterci giocare con la tastiera, controller Xbox o PlayStation è pura gioia – confesso che giocarlo coi joy-con ho avuto sempre il terrore di distruggerli malamente.

Leggi  Mini Motorways: un perfetto passatempo su iOS - Mini recensione

Anche se sarebbe inutile soffermarcisi, il gameplay è sempre lo stesso. Certo, dalle versioni PSP sono state introdotte diverse novità, che poi nel tempo si sono un poco evolute, ma in linea di massima siamo di fronte al classico Project Diva, dove v’è la possibilità di personalizzare l’aspetto dei cantanti presenti, costruire una propria playlist di video musicali da vedere all’occorrenza, le classifiche anche a livello mondiale per vedere quanto si fa schifo, e via discorrendo.

Il piatto forte sono ovviamente le canzoni. Nella versione Steam si possono trovare oltre 170 canzoni, passando da alcuni classici come Melt prodotta da Ryo e presente fin dal primo videogioco della serie (2007), arrivando alle più recenti come Roki Roki di Mikito-P (2018) e Bless Your Breath di Takeaki Wada (2019).
Se poi si acquista il dlc Extra Song Pack si avrà accesso ad altre 70 canzoni.

Una feature decisamente apprezzabile ed esclusiva, che si può trovare all’interno di questo Mega Mix+, è la possibilità di scegliere il tipo di grafica dei protagonisti delle canzoni: la Mega Mix e Future Tone, con la possibilità di poter selezionare lo stile predefinito dalle impostazioni oppure cambiarlo con la pressione di un singolo tasto prima di avviare la canzone scelta.

Stavo per dimenticare la “cosa” più importante: oltre ad essere il primo Project Diva ad essere approdato su PC, per la prima volta, in 15 anni, Project Diva è provvisto della localizzazione italiana per l’interfaccia.
Ironia a parte, è certamente gradita la sua presenza, ma considerando la natura del videogioco, è estremamente superficiale.

Leggi  PES 2021: i nuovi nomi per Milan e Inter

SEGA e Crypton Future Media, abbiamo un problema da risolvere

Su YouTube si possono trovare vari eventi tra cui: NicoNico Party, Miku Expo e Magical Mirai

Sebbene la serie non sia mai stata un successo internazionale, in grado di far vendere milioni su milioni di copie grazie alla presenza di cantanti di successo internazionali, si è sempre ritagliata una fetta di pubblico così nutrita da dar vita ad una serie di concerti reali, arrivati fino qui in Europa, dove il pubblico poteva assistere a delle “finte proiezioni” di Hatsune Miku e compagni su di un palco, accompagnati da una vera band musicale.

Anche l’utenza che esegue cover o che crea vere e proprie canzoni tramite il software Vocaloid è ben nutrita, difatti su YouTube si possono trovare una miriade di nuove canzoni, molte composte e prodotte da alcuni veterani della serie come Ryo o Deco*27, il problema lo ritroviamo nell’estenuante lentezza con la quale queste canzoni vengono aggiunte. E la mancanza di nuovi cantanti inizia a farsi sentire in maniera preponderante, di anno in anno.

Penso, e spero, di parlare a nome di molti quando dico: “SEGA, per favore, è ora che tu stringa accordi commerciali con le altre aziende che detengono un vocaloid e, ti prego, non relegare il frutto di questi accordi al solo videogioco mobile!”.

Consigliato o meno?

Di certo, per la natura estremamente accessibile, e per la giocabilità più che ottima, senza contare la varietà dei generi musicali proposti, è impossibile sconsigliare un Project Diva, a meno ché lo stile estetico prettamente giapponese non vi disturbi troppo. La ridondanza di alcune canzoni in questi anni si fa sentire e potrebbe essere di ostacolo per alcuni appassionati, ma come accaduto per Future Tone su PlayStation 4 e Mega Mix su Nintendo Switch, è chiaro che anche qui arriverà una valanga di DLC che non farà altro che aumentare la quantità di canzoni disponibili – nella speranza che ne aggiungano di inedite –, per tanto, in base a questa considerazione, mi è difficile sconsigliarne l’acquisto.

Leggi  Hogwarts Legacy: il Wizarding World secondo Avalanche - Recensione

Consigliato!

Kinguin Best Deals

In attesa di vedere gli sviluppi ed il supporto post-lancio di Mega Mix+, non mi resta che lasciarvi e rimandarvi al prossimo appuntamento, quando uscirà un nuovo DLC!


Per non perdervi ulteriori sviluppi, seguiteci su Facebook e Twitter, oppure entrate a far parte del nostro gruppo Facebook o Telegram!

Per altre recensioni!

Luca Maiolini

Gli FPS a stampo militare erano il mio pane quotidiano e gli RTS facevano da contorno, Brothers in Arms ed Imperivm erano il mio chiodo fisso. Poi, venne il giorno in cui abbracciai PlayStation 3 e mi collegai alla rete, così una valanga di videogiochi mi piombarono addosso! Ad oggi mi ritrovo a giocare un po' di tutto, dai titoli Platinumgames fino ai JRPG di casa Square Enix.

You may also like...