Unrecord: la truffa della grafica fotorealistica

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Quest’oggi si sta parlando abbondantemente di Unrecord, un FPS di stampo “bellico” che vuole discostarsi dagli altri esponenti grazie ad una sua particolare caratteristica: la visuale da body cam.
Il motivo che ha portato il videogioco prodotto da Studios DRAMA sulla cresta dell’onda, non è tanto la sua particolare prospettiva, bensì il comparto visivo. Ad un primo colpo d’occhio, oltre a sembrare un videogioco dedicato esclusivamente alle periferiche VR, dà l’idea di essere un videogioco a dir poco avveniristico quando in realtà è semplicemente un trucco.

Tornando al passato, mi viene da pensare ad una Infinity Ward ed alle sue tecniche per dare una percezione di svecchiamento al suo Call of Duty: Modern Warfare 3. Chi al tempo giocava ai Call of Duty, ricorda bene che il comparto grafico variava poco a poco di capitolo in capitolo, ebbene ciò vale anche – e soprattutto – per Modern Warfare 2 (2009) e Modern Warfare 3 (2011), in quel caso Infinity Ward andò a sfruttare alcuni escamotage eseguendo un gioco di luci e ombre assieme alla palette di colori (totalmente differente), aggiungendo a ciò vari filtri di post-produzione per “sfalsare” la percezione dei giocatori. Si potrebbe asserire che la stessa tecnica sia stata sfrutta da Studios DRAMA per il suo Unrecord, ma in “chiave 2023”.

Difatti Unrecord ad un primo colpo d’occhio sembra essere un videogioco di altissimo impatto visivo, con un comparto grafico estremamente fotorealistico e di altissimo livello che metterà sotto sforzo anche le più recenti GPU della serie RTX 40 di Nvidia e delle RX 7 di AMD. In realtà ciò non accadrà.
Studios DRAMA, proprio come fece a suo tempo Infinity Ward, sta realizzando Unrecord con un effetto illusorio in grande stile e senza l’utilizzo del tanto sopravvalutato Ray Tracing – che soltanto ora, grazie a Cyberpunk 2077 sta venendo sfruttato in un modo certosino. Un ruolo fondamentale lo sta giocando la prospettiva – va sommato il FOV – della body cam, grazie al quale possono essere applicati dei filtri che diano la percezione di star assistendo all’azione tramite un vero e proprio obiettivo, con tutte le conseguenze che ne derivano, come un’alterazione dell’immagine, tutto ciò non fa notare la presenza di texture non proprio esaltanti. Il video diffuso dona un importante ruolo alla dinamicità dell’azione generale ed al movimento.

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E mentre il web si sta man mano dividendo in due, tra chi pensa che sia una truffa e chi invece grida al miracolo tecnico, Studios DRAMA ha rilasciato una sorta di Q&A, dove afferma che il videogioco non è destinato per il mercato VR e che il video diffuso è stato catturato da un eseguibile giocato con mouse e tastiera. È stata aperta anche una piccola parentesi sull’ottimizzazione, dove è stato dichiarato “è difficile parlare di ottimizzazione finale […] Gli effetti realistici non si basano esclusivamente sulle texture o sul conteggio dei poligoni, quindi sarà possibile sperimentare l’immersione su macchine meno potenti […] Tuttavia, è possibile che le generazioni precedenti di PC non abbiano prestazioni sufficienti per godere appieno di un gioco di nuova generazione basato su Unreal Engine 5”. Mentre è stato confermato che non vi è ancora nessuna finestra per il lancio.

Di seguito, vi lascio un interessante video di Jake, del canale Gioco con lo Scemo, dove spiega con parole semplici alcuni aspetti tecnici che ho semplicemente citato.

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Luca Maiolini

Gli FPS a stampo militare erano il mio pane quotidiano e gli RTS facevano da contorno, Brothers in Arms ed Imperivm erano il mio chiodo fisso. Poi, venne il giorno in cui abbracciai PlayStation 3 e mi collegai alla rete, così una valanga di videogiochi mi piombarono addosso! Ad oggi mi ritrovo a giocare un po' di tutto, dai titoli Platinumgames fino ai JRPG di casa Square Enix.

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