Polemica IA in High on Life, ma non è il primo videogioco a farne uso

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Lo sparatutto più chiacchierato e rilasciato recentemente High on Life, presenta una grafica ed un doppiaggio realizzati entrambi con l’ausilio della Intelligenza Artificiale, a confermarlo è proprio il CEO di Squanch Games, Justin Roiland.

Intervistato da Sky News, ha spiegato che Squanch ha utilizzato lo strumento Midjourney AI per creare poster di film all’interno del gioco, nella stanza del protagonista, e fornire alcuni “tocchi finali” al gioco in generale. Sebbene la maggior parte dell’arte del gioco sia realizzata da artisti umani, Roiland ha affermato che l’uso di Midjourney “fa sembrare il mondo di gioco uno strano universo alternativo del nostro. E l’abbiamo usata per trovare idee strane e divertenti”.

Nella comunità artistica, l’arte dell’intelligenza artificiale è diventata molto controversa, con diversi artisti (compresi quelli dell’industria dei giochi e del cinema) che sostengono che tali strumenti rigurgitano semplicemente tutto ciò che mette insieme dall’arte già realizzata da umani reali (direi anche grazie al ca’, è quello che fa un Intelligenza artificiale). 

ArtStation, una risorsa popolare per gli artisti, è stata recentemente criticata per la sua posizione sull’arte dell’IA, che attualmente consente agli artisti di decidere se vogliono o meno che la loro arte venga utilizzata per scopi di ricerca sull’IA. 

Non solo Immagini ma anche voci con Intelligenza Artificiale

Per quanto riguarda la recitazione vocale di High on Life, il lead designer Eric Meyr ha aggiunto che l’intelligenza artificiale è stata utilizzata per prototipare alcune delle voci del gioco. Sebbene da allora quei ruoli siano stati sostituiti da veri doppiatori, un ruolo “minore” nel gioco è stato affidato ad un doppiatore AI. 

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All’inizio dell’anno, un rapporto di Good Luck Have Fun ha rivelato che numerosi studi di sviluppo, tra cui  lo sviluppatore di The Ascent (Neon Giant) e Hellblade (Ninja Theory) utilizzano la tecnologia vocale AI sia per segnaposto che per scopi di voice acting definitivi reali o semplicemente per spiegare all’attore l’interpretazione desiderata, per velocizzare i tempi di lavoro; vi abbiamo parlato anche dell’algoritmo di Lipsync del parlato a secondo della lingua usato già in Cyberpunk 2077.

Quindi High on life non è altro che uno dei tanti videogiochi che ha fatto uso dell’Intelligenza Artificiale, rendendo assurdo il polverone che si è sollevato.

Intelligenza Artificiale nella creazione dei videogiochi renderebbe possibile la creazione a chiunque

Come per gli artisti di altri settori dell’intrattenimento, doppiatori prolifici come Yuri Lowenthal (Marvel’s Spider-Man) e Ashly Burch (Horizon Forbidden West), hanno sottolineato come la tecnologia AI possa influenzare il loro settore. Lowenthal, all’epoca, definì la recitazione vocale AI un “precedente spaventoso” che può comportare l’utilizzo delle voci degli attori in un progetto a loro insaputa e/o senza permesso esplicito, e senza un qualsiasi tipo di compenso.

Qualunque cosa riservi il futuro per l’IA nell’industria dei videogiochi, Roiland conferma che è già attuale, accettata e usata da un pezzo, non è stato lui con High on Life il primo a farne uso

In riferimento alla IA, su Sky News, ha aggiunto “Non so cosa ci riservi il futuro, ma l’IA sarà uno strumento che ha il potenziale per rendere la creazione di contenuti incredibilmente accessibile. Non so quanti anni occorrano, ma tutto ciò di cui avrete bisogno sarà qualcuno con delle grandi idee”.

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GIuseppe Zetta

Il mio pseudonimo è Giuseppe Zetta aka Zell Ho la passione per l’informatica, nata all’età di 6 anni, quando ho avuto a che fare per la prima volta con un Commodore64, appassionato di Intelligenza Artificiale, Sviluppo di Videogiochi e Tecnologie OpenSource. Porto avanti progetti informatici personali con i miei amici di vecchia data, ed ho svariate passioni che variano dall’arte del DJ al video editing passando fino alla produzione musicale.

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