Gran Turismo 7: scoprendo un videogioco semplicemente divertente

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Salve a tutti voi cari giocomobilisti come va?

Sapete, nel corso della mia carriera videoludica ho giocato ai più svariati generi videloduci, dai simulatori di dubbio divertimento (vorrei ricordarvi che io amo lavorare anche nei videogiochi, quindi questo mi rende nobile) ai titoli più frenetici come i videogiochi di PlatinumGames, ma ci sono dei generi su cui sono sempre stato restio a giocare per, passatemi il termine, la loro “osticità” misto al mio scarso interesse come: i picchiaduro, i videogiochi di carte, i calcistici e per finire i giochi di corse automobilistiche… O almeno, in quest’ultimo caso, si può dire che ERO restio.

Alla “scoperta” dei videogiochi di corse

Quello che mi ha spinto ad approcciarmi ad un genere che molto tempo fa considerava lontano dai miei gusti fu, prima di tutto, la mia curiosità e poi anche perché furono determinati giochi ad avvicinarmi a questo genere videoludico; non poche volte nei giochi open world (come GTA V o Watch Dogs) mi capitava molto spesso di approcciarmi a missioni in cui era richiesta una certa abilità nel guidare le auto, sia per uscire da determinate situazioni scomode (come fuggire dalla polizia) sia per vincere una gara vera e propria.

Questo approccio non convenzionale (se così possiamo dire), pian piano sciolse questo mio blocco e dopo essermi reso conto che guidare un’auto virtuale non mi dispiaceva affatto, decisi di lanciarmi anche io nel vasto mondo dei giochi automobilistici. Il primo gioco con cui decisi di cominciare fu Forza Horizon 4 e fu davvero un’ottima scelta.

Il gioco non si poneva rigidamente e non era neanche punitivo con un neofita del genere, ma anzi si dimostrava flessibile e scalabile nella difficoltà, permettendomi così, pian piano, di prendere dimestichezza con il genere e questo mi ha permesso di esplorare altri titoli come F1 2021, The Crew 2, GRID e molti altri, così da iniziare anche ad acculturarmi su questi giochi, ma c’era un titolo che non avevo mai provato in vita mia e che sentivo spesso nominare dagli appassionati… e questo titolo non era altri che Gran Turismo.

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Con Gran Turismo 7, il primo approccio alla serie

Come tutti i ragazzini dell’epoca ebbi anche io una PlayStation (COFFETE MODIFICAFFETE scusate tosse), ma non ebbi mai l’occasione di giocare a questa pietra miliare del genere. Così, avendo (fortunatamente) trovato una PlayStation 5 (ALLA FACCIA VOSTRA INUTILE POVERACC….scusate ho avuto un altra crisi di onnipotenza, PS5 fa questo effetto) dal mio negoziante di fiducia, e avendo preso confidenza e gusto nel giocare a tali videogiochi, ho deciso di fare un ulteriore passo finendo per comprare Gran Turismo 7.

Parto subito togliendomi questo piccolo sassolino dalla scarpa: no personalmente non reputo questo gioco così imperdibile da farvi disperare di non avere PS5, anche perché lo si può giocare tranquillamente su PS4, quindi se posso darvi un consiglio, lasciate perdere le recensioni altisonanti e i “votoni”, è una prassi che ormai tutti conosciamo e non ce ne dovremmo stupire, ne tanto meno arrabbiare perdendo energie preziose.

Parlando del gioco vero e proprio posso dirvi che… Francamente mi sta divertendo davvero e non poco! È vero, giocare a GT7 vi darà la sensazione di essere tornati un pochino indietro nel tempo, negli anni ’90 per essere precisi, sia per come è impostato il titolo stesso che per la scelte di determinate musiche, ma stranamente (vi sembrerà strano leggerlo) più che un difetto lo reputo un suo punto di forza.

Ogni volta che avvio una gara mi dà sempre un senso di rilassamento che non sono riuscito a trovare in titoli più moderni come Forza Horizon 5, che per carità anche lui ha i suoi pregi, ma li si viene eccessivamente bombardati da miglia di icone ed eventi sulla mappa che a volte soffocano, almeno per quanto mi riguarda. È come se in GT7 avessero mantenuto quello spirito giocoso che caratterizzava non poco i titoli della prima PlayStation.

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È vero c’è sempre il lato competitivo che la fa da padrone (lo scopo è sempre arrivare ai primi posti, ovviamente) ma il tutto è come se fosse impostato nel prendertela più comoda possibile, all’insegna del divertimento. Aprendo una piccola parentesi, per farvi capire, l’hub in cui vi vengono date le missioni principali per sbloccare i circuiti e le varie macchine è un piccolo ed elegante Bar gestito da tale Luca (questo nome risveglia l’Adam Kadmon che è in me, vero caro collega Luca Maiolini?), che verrebbe davvero voglia di fermarti a prendere un caffè leggendo un buon libro con la sua musica rilassante in sottofondo.

Tornado al gioco, dicevamo che dà tutto il tempo del mondo al giocatore per prendere confidenza con tutte le caratteristiche che ha da offrire, ma un’altra cosa che può essere un suo punto a favore, che fa comprendere quanto l’autore ed il team di questa serie hanno davvero un amore spropositato per il settore automobilistico, un amore molto genuino e non morboso (ciò non vale solo per i bei modelli delle auto e lo dice uno che non conosce la differenza tra una Porche ed una Ferrari), è la presenza di una vera e propria enciclopedia storica di tutto quello che è stato il mondo delle auto. È proprio per questo motivo che chi ama questo settore, avrà parecchio da spulciare.

C’è anche da dire che il gioco ha delle simpatiche attività secondarie che possono davvero renderlo longevo, come quello musicale (e molto simpatico) e una modalità missioni che ha delle sfide molto interessanti. Ovviamente non potevano mancare le patenti per accedere a competizioni sempre più importanti!

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Ma detto tutto questo, GT7 lo possiamo considerare perfetto? Come vi ho detto all’inizio, personalmente no. Ha dei piccoli difettucci che mi hanno fatto storcere un po’ il naso, prima di tutto la telecamera (come mi hanno fatto notare il buon Luca e Giuseppe) che tende ad essere un po’ troppo rigida quando impostata fuori dall’abitacolo e poi l’ia che non tende ha darti molto filo da torcere nei campionati principali (almeno a livello intermedio, a difficile non so) e questo a lungo a dare tende a darti la sensazione che le vittorie ti sono state più regalate che meritate. C’è da dire che ho notato anche dei crolli prestazionali nelle gare con 20 auto in pista, dove fatica a tenere i 60 fissi e questo, a mio modo di vedere, soprattutto per un gioco proprietario, non è un difetto di poco conto. Comunque tutto questo potrebbe anche aggiustarsi con patch future.

Ultima cosa che, purtroppo, considero una croce di alcuni giochi Sony… LE CUTSCESNE NON SKIPPABILI AAAAAAARGHHHHH!

Insomma tirando le somme, GT7 mi ha saputo conquistare nel suo essere un videogioco molto classico e tutt’ora lo avvio più che volentieri per farmi una corsetta e sbloccare altri circuiti, e qui vorrei aggiungere che questa è una cosa che accomuna molti giochi Sony da un po’ di tempo a questa parte, ovvero l’essere dei buoni videogiochi che intrattengono, senza la necessità di essere dei capolavori o pezzi d’arte come dicono alcuni.

Ah si per concludere dovrei dire qualcosa sulla grafica… Che non ho
notato, perché pensavo ad arrivare ai primi posti! A parte gli scherzi, credo che in questo tipo di giochi non bisognerebbe andare molto a fare le pulci visto che è la gara e la guidabilità delle auto ad essere importate, il resto lo considero molto secondario e su cui si può chiudere un occhio.

Un saluto a voi e alla prossima!


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