Sony PlayStation abbiamo capito che t’interessa il denaro, ma “meno”

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L’era dei single player di casa PlayStation sta per cambiare, con sommo dispiacere dei fan più accaniti dell’azienda Giappo-Statunitense. Un recente documento ufficiale dell’azienda, dove vengono riportati i dati di vendita (e non solo) inerenti fino al Marzo 2022, dimostra un prossimo cambio radicale di direzione nel mercato.

Tradotto in scemese: l’utenza PlayStation è cambiata, laddove si giocava “solo” The Last of Us, ora è stato scoperto un mondo ancor più vasto, quello dei multiplayer (provvisti anche di microtransazioni).

Il documento è infarcito di alcune informazioni che rasentano un po’ l’ovvietà, come l’incremento di microtransazioni ed acquisti digitali, in un contesto temporale dove Fortnite, Call of Duty Warzone, Apex Legends e Geshin Impact stanno fagocitando il mercato dei multiplayer con la loro formula “free to play + battle pass”.

Invece, ciò che potrebbe provocare una sorta shock cerebrale per l’utenza più affezionata, sta negli intenti di Sony: creare nuove IP progettate per essere dei GaaS (videogiochi che possano garantire introiti nel lungo periodo, come un MMO o free to play) ed un maggior impegno nel proporre le proprie produzioni all’utenza PC e Mobile.

Chissà, magari riusciranno a generare quelle entrate necessarie a pubblicare le loro esclusive nel PlayStation Plus grazie ai multiplayer ed al mercato PC d’altronde se li inserissero “i videogiochi prodotti ne risentirebbero in termini di qualità”

Con questa nuova direzione, anche Gran Turismo 7 sta giocando una propria parte. È difatti risaputo che con gli ultimi aggiornamenti, Polyphony sta generando uno tsunami di malcontento, a causa dei costi delle auto che sta progressivamente aumentando, spingendo l’utenza ad acquistare la valuta di gioco col denaro reale. Ebbene, è recente la notizia che è stato rilasciato un nuovo aggiornamento, ed indovinate? Sì, i costi di altre auto sono aumentati.

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La Sony che un tempo aveva la sua divisione dedicata ai multiplayer sotto il nome di Sony Online Entertainment, ha sempre dato prova della sua incapacità nella gestione delle varie IP, tanto che nel 2015 la suddetta divisione è stata scorporata prendendo il nome Daybreak Game Company, oggi posseduta da Enad Global 7.

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Nei tempi più recenti abbiamo visto prodotti così fallimentari da esserlo ancor prima dell’uscita, è già storia Destruction AllStars.

Insomma, una nuova Sony che si vuol buttare di nuovo in un mercato nel quale non vi si è mai trovata a proprio agio non fa ben sperare, seppur le sia necessario per creare produzioni in grado di generare introiti costanti. Bungie potrebbe esser stata quell’acquisizione in grado di cambiare le carte in tavola, ma c’è il bisogno di ricordare che anch’essa non splende per alcune scelte, come quelle di rimuovere alcuni contenuti di gioco man mano che Destiny 2 viene aggiornato.

Chissà. Assisteremo ad una Sony Online Entertainment 2.0, con produzioni in grado di dare una svolta come si era tentato con titoli alla MAG, che su PlayStation 3 disponeva di partite multiplayer PvP con un totale di 256 giocatori, oppure assisteremo all’ennesimo tentativo di inserirsi in un mercato che non si è compreso? Per il momento, Gran Turismo 7 e Destruction AllStars fanno propendere per la seconda ipotesi, ma staremo a vedere.


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Luca Maiolini

Gli FPS a stampo militare erano il mio pane quotidiano e gli RTS facevano da contorno, Brothers in Arms ed Imperivm erano il mio chiodo fisso. Poi, venne il giorno in cui abbracciai PlayStation 3 e mi collegai alla rete, così una valanga di videogiochi mi piombarono addosso! Ad oggi mi ritrovo a giocare un po' di tutto, dai titoli Platinumgames fino ai JRPG di casa Square Enix.

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