Hideo Kojima: dal documentario a novità per il suo studio…

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Mentre su Steam ed Epic Games Store è giunto Death Stranding Director’s Cut, portando una serie di feature inedite, gli account Twitter di Hideo Kojima e Kojima Productions hanno cominciato a pubblicare diverse fotografie e video.

In alcuni tweet si può vedere un Kojima seguito da una troupe, come se fosse impegnato in una serie di interviste per un possibile documentario, la tesi assume una forma estremamente più concreta grazie ad uno scatto al ciak del set, che fa notare la presenza di Glen Milner e Erwan Cloarec: il primo ha diretto diversi documentari, oltre ad essere un operatore che ha lavorato in produzioni come Star Wars: Rogue One; mentre il secondo è un direttore della fotografia, anche lui con esperienza in diversi documentari.

Le novità non finiscono qui, pare che l’intero studio Kojima Productions si stia trasferendo in una zona ancora non ben definita ed in tutto ciò, da alcuni tweet condivisi in precedenza – per l’esattezza, ad inizio di questo mese – pare che i rapporti tra lo studio giapponese e Sony siano ancora ben stretti. Difatti, stando a quanto abbiamo potuto leggere, pare proprio che Kojima Productions stia utilizzando la tecnologia MADO di Sony.

Questa tecnologia viene attualmente impiegato per rendere più naturali le riunioni, garantendo a tutti i membri una comunicazione più realistica oltre che garantendo delle proporzioni estremamente fedeli alla realtà (per maggiori informazioni, vi rimando alla pagina ufficiale).

Considerando quanto espresso, ancora non vi sono dei presupposti concreti per affermare che Kojima sia impegnato nello sviluppo di un ipotetico Death Stranding 2. Una cosa però è certa, a discapito di quanto si chiacchiera nei sobborghi del web, a discapito di quanto si possa ritenere fallimentare Death Stranding stesso, lo studio sta continuando la sua crescita e soltanto il tempo potrà dirci a cosa realmente sta lavorando il buon Hideo.

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Attualmente, di certo, c’è che sono in sviluppo due produzioni non ben specificate. Si ricorda, che da diverso tempo è stata fondata una casa di produzione a Los Angeles dedita ai media televisivi e musicali, per tanto – entrando nel mondo delle mere speculazioni – non ci stupirebbe se venisse concepita un qualcosa alla Quantum Break: un prodotto che metta insieme il videogioco e le serie.

Concludo con una piccola parentesi totalmente personale e slegata dalla notizia. Sony non produce soltanto videogiochi, ma spazia dal cinema a device quali smartphone e walkman, arrivando anche a tecnologie che esulano dall’impiego in ambito cinematografico o videoludico. Dunque, se un Kojima utilizza una prodotto brandizzato Sony – come il suo walkman – non vuol dire che stia lavorando per essa.


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Luca Maiolini

Gli FPS a stampo militare erano il mio pane quotidiano e gli RTS facevano da contorno, Brothers in Arms ed Imperivm erano il mio chiodo fisso. Poi, venne il giorno in cui abbracciai PlayStation 3 e mi collegai alla rete, così una valanga di videogiochi mi piombarono addosso! Ad oggi mi ritrovo a giocare un po' di tutto, dai titoli Platinumgames fino ai JRPG di casa Square Enix.

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