Star Wars Jedi Fallen Order: la recensione dell’action adventure

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Dopo i recenti capitoli di Battlefront, Electronic Arts ha deciso di proporre un’esperienza diversa su Guerre Stellari e da qui nasce Star Wars Jedi Fallen Order, action adventure sviluppato da Respawn Entertainment.

Il team recentemente ha saputo produrre un titolo di qualità come Titanfall 2, passato troppo in sordina, ma che possiamo annoverare come uno degli sparatutto in soggettiva più interessanti di questa ottava generazione di videogiochi.

Trama

La trama di Star Wars Jedi Fallen Order è collocata nella finestra temporale tra Episodio III ed Episodio IV, dopo  L’Ordine 66 di Palpatine che ha portato  in scena uno dei periodi più delicati per i fan del brand di Star Wars.

Il racconto ci mette nei panni di Cal Kestis, un Padawan Jedi che vive sul pianeta Bracca in fuga dal cosiddetto Impero Galattico. In una sequenza iniziale molto ad effetto, il Padawan deve far ricorso ai suoi poteri per salvare l’amico Prauf, un gesto che attira la “Seconda Sorella”, un membro dell’Inquisizione che aveva il compito di controllare l’Epurazione Jedi.

Il protagonista viene salvato da Cere Junda, un Ex-Cavaliere Jedi e dal suo fedele partner Greeze. Da questo momento parte il viaggio di Cal Kestis all’interno della navicella spaziale Mantis ed oltre i due amici che l’hanno tratto in salvo, conosce BD-1 un piccolo robot che lo seguirà durante l’intera avventura e funge da piccolo aiutante per scansionare diversi elementi del compendio e ad aprire casse estetiche.

In linea generale la storia principale di Star Wars Jedi Fallen Order ci ha soddisfatto su alcuni aspetti, specialmente nell’ultimo terzo dell’avventura dove abbiamo notato molto fan-service e l’ingresso in scena di personaggi noti delle trasposizioni cinematografiche, ma la narrazione si conclude in maniera troppo rapida,  lasciando comunque spazio a un eventuale sequel.

Inoltre la scrittura dei dialoghi non è sempre incalzante e il personaggio di Saw Gerrera, pubblicizzato nel periodo pre-lancio è presente nell’avventura più come un piccolo cameo, piuttosto che come comprimario nell’avventura di Cal Kestis.

Star Wars Jedi Fallen Order
STAR WARS Jedi Fallen Order

Tra gli elementi che abbiamo trovato più interessanti sono i vari Codex disseminati nella mappa di Star Wars Jedi Fallen Order, la maggior parte dei quali danno la possibilità anche ai neofiti del brand di approcciarsi all’avventura senza rischiare di perdersi aspetti della lore di Star Wars.

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Gameplay

Il gameplay di Jedi Fallen Order è quello dei classici action-adventure e ricordano da vicino alcuni aspetti di  diverse produzioni moderne come Uncharted, Tomb Raider, ma anche God of War nella struttura di gioco e Sekiro per quel che concerne il combat system, insomma, il team di sviluppo ha pescato a piene mani dalle produzioni più blasonate.

Tra gli aspetti in assoluto più riusciti di Star Wars Jedi Fallen Order c’è un’esplorazione sempre appagante, grazie a degli scenari ben costruiti, specialmente nei pianeti di Bogaro e Zeffo.

Inoltre, i  pianeti disponibili nell’avventura ci metteranno di fronte a una buona varietà di nemici, diversificando le varie mappe che esploreremo e non offrendo una sensazione di déjà vu.

Nelle varie mappe disponibili, potrete notare dall’olomappa della Mantis la percentuale di completamento dei pianeti.

L’ambientazione del titolo di Respawn Entertainment è riuscita a colpirci, dando al giocatore la sensazione di una ricostruzione coerente con l’universo di Star Wars, specialmente per i primi tre pianeti che incontreremo durante la nostra avventura.

Durante l’avventura del Padawan abbiamo percepito che si è scelti di andare sul sicuro, non offrendo un’avventura che si discosti troppo dai canoni moderni, infatti, un elemento fondamentale è il backtracking, dove Cal può correre ai lati delle formazioni rocciose, usare la Forza per attirare a sé o spingere degli ostacoli e sbloccare diversi ponti.

La sensazione di poter ritornare sui propri passi dopo aver sbloccato diverse abilità risulta ben contestualizzata e riuscita, ma la scelta di non inserire il fast travel e checkpoint in stile Falò di Dark Souls non l’abbiamo trovata azzeccata al contesto.

I punti di meditazione fungono sia da checkpoint che da punto per poter visionare  e potenziare le abilità di Cal Kestis.

Star Wars Jedi Fallen Order
STAR WARS Jedi Fallen Order

Spesso capiterà nelle missioni principali di dover affrontare orde di nemici e vedere il respawn totale dei suddetti, soluzione tipica delle produzioni From Software, ma in sostanza priva di un qualsiasi contesto narrativo in Star Wars Jedi Fallen Order, ci è risultata una scelta di game design non molto azzeccata, ad esempio ci sono momenti in cui, una volta completato l’obiettivo della missione, non ci sarà modo di tornare in maniera automatica alla navicella Mantis e sarà obbligatorio fare backtracking.

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Questi pochi checkpoint disponibili enfatizzano molto la scelta di design del team di sviluppo.

Star Wars Jedi Fallen Order
STAR WARS Jedi Fallen Order

Il fulcro dell’esperienza ludica è data dal combat system, la spada laser sarà la nostra fedele amica, offrendoci una progressione delle abilità mai banale e funzionale alla struttura di gioco di Star Wars Jedi Fallen Order.

Tra lee abilità che si sbloccheranno tramite l’albero dei talenti, il nostro protagonista potrà apprendere quelle sull’uso della Forza, come quella di rallentare il tempo,  la spinta o l’attrazione e quelle con la spada laser, che possono essere usate per combo da pochi colpi.

Inoltre, ci saranno anche ulteriori potenziamenti che acquisirà tramite dei ricordi legati al suo passato di Jedi da bambino.

Tra gli aspetti portanti dell’esperienza del combat system ci sono i diversi livelli, che cambieranno esponenzialmente già dalla terza difficoltà, con la diversa quantità di danni inflitti e un timing diverso nella gestione della parata.

Tuttavia, il problema legato al sistema di combattimento di Star Wars Jedi Fallen Order sorge su aspetti più tecnici, come la gestione della telecamera spesso confusionaria e delle animazioni che ci hanno lasciato interdetti fin dal primo momento che abbiamo iniziato il gioco.

Il comparto animazioni risulta spesso problematico anche nelle scalate, che sono parte integrante dell’esplorazione di Star Wars  Jedi Fallen Order. Inoltre, sono presenti enigmi ambientali ben riusciti e simili a Tomb Raider, pur rimanendo molto più semplici rispetto alla costruzione delle Tombe presenti nell’ultima avventura di Lara Croft.

A causa di questi problemi il combat system non riesce  ad essere fluido come negli altri action moderni, risultando meno tecnico e meno rifinito a causa dei due elementi sopracitati.

Star Wars Jedi Fallen Order
STAR WARS Jedi Fallen Order

Prestazioni tecniche

Abbiamo giocato a Star Wars Jedi Fallen Order su PlayStation 4 standard e completato l’avventura in poco meno di 20 ore a difficoltà Cavaliere Jedi che equivale a normale.

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Inoltre, abbiamo anche testato il livello Maestro Jedi che innalza ulteriormente la difficoltà ed è già dedicata ai puristi del genere, tuttavia durante la nostra run al livello Cavaliere Jedi ci sono stati comunque momenti con un alto livello di sfida specialmente nelle boss fight della seconda metà dell’avventura.

Il titolo si attesta su una longevità buona per il genere di appartenenza e con un ritmo di gioco incalzante per l’intera durata dell’avventura, senza mai avere dei cali improvvisi, tuttavia abbiamo trovato l’endgame sottotono, che non aggiunge nessun contenuto extra e si limiterà al completamento dei vari pianeti.

Un altro aspetto meno curato di Star Wars Jedi Fallen Order è l’ottimizzazione, in generale abbiamo trovato il comparto tecnico fallace, non tanto nelle animazioni facciali dei protagonisti, ma piuttosto nel caricamento delle texture e nelle superfici a bassa risoluzione.

Inoltre, in alcuni casi ci siamo trovati di fronte a dei fenomeni di stuttering nelle mappe più complesse da gestire a livello di caricamenti.

Il doppiaggio in italiano è di buon livello, specialmente per i protagonisti dell’esperienza, ma ad eccellere è il comparto sonoro che farà felici i fan del brand, grazie a una soundtrack ispirata durante l’intera avventura.


Star Wars Jedi Fallen Order è un prodotto che ci sentiamo di consigliare principalmente ai fan del brand e del genere degli action-adventure, grazie a una struttura di gioco ben fatta e una gestione delle abilità appaganti. Tuttavia, sono presenti alcune pecche relative all’ottimizzazione generale, la gestione delle animazioni e della telecamera  inficiano sul combat system, che non riescono a far spiccare la produzione.

Rimane un buon inizio per un brand e confidiamo che in un eventuale sequel riesca a innalzare la qualità sotto diversi punti di vista.

Consigliato con riserva


Pregi

  • Esplorazione e ambienti ben costruiti
  • Gestione dei poteri e progressione delle abilità ottime
  • Buon ritmo di gioco per l’intera avventura

Difetti

  • Gestione della telecamera e delle animazioni sottotono
  • Comparto tecnico rivedibile
  • I checkpoint potevano essere gestiti diversamente
  • Assenza del fast travel

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