Resident Evil 3 Recensione Remake, 2 parole Ansia e STAAARS
La Trama è stata rimaneggiata
Questa parte ammetto che sarà abbastanza corposa, perché c’è da specificarlo, si tratta di un remake, quindi essendo un remake, ci sono delle modifiche sostanziali alla trama del terzo capitolo di Resident Evil, oltre al sistema di gioco che ricalca quello già visto in Resident Evil 2 Remake. Abbiamo anche la trama rivista in modo abbastanza sostanziale, quindi chi si approccia al titolo prevedendo di ritrovarsi il Resident Evil 3 del 1999, si ritroverà spiazzato.
Invece chi non conosce il brand (si non necessita aver giocato i capitoli precedenti) o ha iniziato a giocare i capitoli, con i remake si troverà a suo agio all’interno di questa nuova linea temporale del brand.
In questo capitolo ritroviamo tutte le varianti del t-Virus in versione prototipale, le quali incontreremo nei capitoli successivi precisamente 4 – 5 – 6 e nei Revelations, le quali fin ad oggi si vedevano solo nei rispettivi capitoli.
In questo titolo c’è una maggior cura nei dettagli, rispetto al Resident Evil 3 : Nemesis(1999), anche il fatto di non incontrare mai Leon o Claire (Resident Evil 2 Remake, il quale avviene in contemporanea) è giustificato da un level design impeccabile.
Inoltre finalmente la nuova trama così come è rimaneggiata, da nuova linfa alla storia della saga , nonché più coerenza, non mancheranno rimandi attraverso i documenti di alcune sezioni tagliate dell’originale, giustamente eliminate, perché avrebbero alterato l’incalzare della trama frenetica dove non hai un attimo di respiro.
Ci sono tagli importanti come la storia di Emma Kendo, Dario Rosso, Torre orologio, ma comunque citate nei documenti ritrovabili in giro, ma i punti salienti del capitolo precedente, parlando della sua trama originale sono rimasti inalterati, il file rouge della storia essenzialmente è lo stesso del capitolo del 1999.
Gameplay
La durata del titolo si attesta stulle 5 ore in media, grossomodo similare al capitolo del 1999 il quale anch’esso durava meno rispetto ai capitoli precedenti.
Anche questo capitolo come l’originale è più votato verso l’action, come giusto che sia visto che impersoneremo i panni “dell’agente cazzuto” Jill Valentine.
Se nel terzo capitolo del 1999 a creare ansia e terrore c’era solo il Nemesis, in questo capitolo avremo vari escamotage, dagli zombie difficili da schivare, se non premendo un tasto per la schivata con tempismo perfetto,eliminazione della meccanica del coltello del capitolo precedente(possibilità di annullare il morso se in possesso di coltello).
Infatti qui il coltello ci sarà, ma sarà utilizzabile all’infinito , ma sarà anche depotenziato in fatto di danni e possibilità di utilizzo quasi nullo, se non per le casse.
Parliamo del fulcro della produzione, il nemesis, in questo titolo sarà molto più asfissiante e ti metterà molta più ansia del Mister X del capitolo precedente e più del nemesis originale, perché infatti qui, eccetto per le stanze di salvataggio, non più ridicole, ma ora più plausibili come motivazione del perché non t’insegua al loro interno, il nemesis vi inseguirà e vi troverà ovunque voi siate, non avrete un attimo senza nemesis alle calcagne e senza che voi ne fuggiate a gambe levate.
Uniche sezioni senza il fiato sul collo da parte del Nemesis sono le sezioni di gioco dove impersoneremo Carlos, a compensare l’assenza del Nemesis ci saranno d’altro canto alcune sezioni con ondate massive di zombie da falciare.
Dal punto di vista del gameplay questo titolo si appresta ad esser il migliore della serie come giusto compromesso tra sfida e frustrazione e come compromesso tra azione e terrore.
Non saranno poche le volte che ci troveremo ad avere il cuore a mille o saltare dalla sedia, perché attaccati da uno zombie o mostro che non avevamo nemmeno notato negli scenari, oppure esser obbligati ad agire in fretta facendo affidamento solo all’intuito perché in situazioni critiche e ingestibili.
Le Bocche da fuoco e i proiettili non saranno tantissime come nel capitolo originale, ma non sarà un problema, se non abbiamo giocato al capitolo del 1999 non lo noteremo nemmeno.
Il sistema di shooting è realistico con rinculi e non risulta semplice da apprendere, sarà una meccanica interessante, la quale renderà l’incontro con un nemico altamente ansiogeno e ti obbligherà a scegliere tra mantenere i nervi saldi e sparare e studiare la strategia migliore, sfruttando punti d’interazione del fondale di gioco o scappare a gambe levate.
Ombre e Luci sul fronte tecnico
Il Vero problema di questo remake è il comparto tecnico, altalenante, forse sinonimo di qualcosa che non è andato propriamente bene durante lo sviluppo.
Alcuni scenari sembrano fatti in fretta, senza una reale cura tipo la stazione polizia presa così come è con qualità più scadente e meno poligoni dal remake del secondo capitolo, così altri assets in altre zone, ma c’è anche da specificare che sono stati usati in quelle sezioni in cui staremo non più di una ventina di secondi.
Capiteranno non di rado compenetrazioni poligonali all’interno del titolo, non sarà un problema dal punto di vista del gameplay, ma mero problema estetico e lo stesso discorso vale per alcune animazioni incomplete(tipo quella della coltellata) che una volta attivate non si avvieranno in modo armonico, con i nemici o il mondo circostante, creandoci un rottura dell’immedesimazione, ma senza che anch’esse inficeranno mai il gameplay saranno solo un problema estetico.
Il Comparto tecnico delle animazioni facciali e la recitazione sono su altissimi livelli, Jill Valentine e comprimari perfetti, niente da dire riguardo l’impatto cinematografico delle sezioni recitate e dei dialoghi, in questo capitolo doppiati in italiano, semplicemente perfetti, nessuna sensazione di B-Movie.
Il Sonoro 3D è di altissimo livello sia usando la TV che usando le cuffie, percepirai zombie dietro la schiena e la voce dell’attacco nucleare come se stesse accadendo veramente fuori casa e sopra la tua testa, fantastico e di grande impatto ansiogeno, sopratutto nel periodo storico in cui è uscito questo capitolo del brand.
RESIDENT EVIL RESISTANCE
Per quanto riguarda la sezione multiplayer online vi rimandiamo ad un video, del canale youtube Gioco Con Lo Scemo, il quale ha fatto un egregia recensione in 4 minuti, che vi permetterà di capire appieno cosa è Resident Evil Resistance.
In breve Resident Evil 3 Remake
Sia che tu sia fan o che sia il primo capitolo al quale ti approcci, questo titolo va provato, tenendo presente che per 5 ore il costo è completo e non budget.
Le ambientazioni, il taglio cinematografico, le sequenze animate e le scene a ritmo serrato tramutano questo gioco in una vera esperienza pad alla mano.
Le sezioni di shooting, saranno sempre ben calibrate e strategiche non ci ritroveremo un TPS con orde di nemici da sconfiggere, come avvenuto per i capitoli 5 e 6 infatti sarà più il tempo che passeremo ad evitare tali creature che tentare di ucciderle, lasciando di fatto così il lato survival del titolo ancora vivo, nonostante l’influenza action più marcata rispetto al precedente capitolo.
La tua percezione di durata esigua a fine gioco dipenderà anche dal fatto Il gioco è così ben strutturato nell’incalzare dell’avventura che si farà giocare tutto d’un fiato, non ci resta che attendere i soliti DLC gratuiti i quali espanderanno la longevità di qualche ora come ci ha abituato mamma Capcom con i capitoli precendenti , nella speranza contengano nuove storie, come avvenuto per Resident Evil 7.
Pregi
- Storia, finalmente abbiamo un anello di congiunzione con i capitoli successivi
- Gameplay buon compremesso tra Survival e Action
- Audio 3D spettacolare e coinvolgente
Difetti
- …ma a discapito di sezioni storiche come la torre dell’orologio
- Alcuni assets riciclati e in alcuni casi scarsa cura del dettaglio grafico
- Il gioco si esaurisce in media dopo 5 ore chi non adora rigiocare questi titoli è avvisato
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