Uscirà Dreamcast 2? E se vi dicessi che si chiama Xbox?

Share

C’è una strana opinione diffusa nel web riguardo all’Xbox: si sostiene che non sia una console retrò ma che è una console moderna, solo con grafica obsoleta, diremmo all’avanguardia.

Devo dire che queste opinioni sono del tutto erronee. L’Xbox è una console retrò a tutti gli effetti, con uno sguardo proiettato verso il futuro, proprio come il Dreamcast di SEGA, sono le altre console che hanno smesso di guardare al futuro. È per questo motivo che quando mi chiedono se uscirà un Dreamcast 2, rispondo con un ‘Sì, l’ho posseduto nel 2001’.

Sì, Xbox ha generato alcuni franchise di successo, tra cui Halo, Fable e Forza Motorsport, ma posso anche sostenere che è stata una delle ultime console davvero innovative.

Microsoft aveva un obiettivo preciso con Xbox: dimostrare di possedere il talento, il budget e la conoscenza necessari per competere con Sony e Nintendo. La console non ha avuto certamente il miglior inizio, subendo anche un serio taglio di prezzo poco dopo il lancio. Tuttavia, ha anche consolidato il gioco online in modo più completo rispetto al Dreamcast, che ne aveva solo accennato senza mai farlo conoscere appieno al grande pubblico.

Ho bei ricordi di giochi come Ghost Recon (titolo amato su PC), Unreal Championship (quando nelle live su Twitch parlo di Unreal, la prima volta l’ho provato proprio qui, successivamente ho continuato ad amarlo su PC) Burnout e Project Gotham Racing 2 Online. Trovo qualcosa di stranamente gratificante nel giocare su una console, sapendo di avere tutto sotto controllo. 

I giochi online per PC potevano sembrare molto complessi in quel momento, figuriamoci pensare di giocarli su console. Xbox ha unito il mondo di giocare su PC a quello Console. È stata la prima console a avvicinarsi al mondo del PC, anche se non c’era ancora l’idea del Crossplay. Tuttavia, avevamo titoli come Halo, Unreal e Morrowind, molti dei quali erano stati concepiti per essere giocati su PC, ma ora erano disponibili su console, grazie a delle accortezze innovative, come l’uso dei due analogici per spazialità e i grilletti usati come accelleratore e freno o mira e spara.

Sì, sul sistema ci sono molti sparatutto in prima persona e giochi di corse, tipici del PC gaming, ma ci sono anche numerose gemme videoludiche da scoprire.

Non troverai su nessun’altra console giochi come Steel Battalion, così come Phantom Dust, Stranger’s Wrath, Otogi e Panzer Dragoon Orta, che farebbero felice qualsiasi proprietario di Xbox con il loro acquisto.

Pensando ad Otogi e Steel Battalion, From software ha dato il meglio di sé in quel periodo proprio su Xbox.

Ma perché Dreamcast 2?

Parliamo di SEGA: ha rilasciato alcune vere gemme sulla console di Microsoft, continuando saghe delle precedenti console, come Gun Valkyrie, Crazy Taxi 3, Dead or Alive 3, Shenmue II, The House of the Dead 3 e l’altro già citato, Orta, in modo così naturale che potremmo quasi considerare Xbox come la successiva console SEGA.

In molti modi, sembrava veramente il Dreamcast 2: Xbox prendeva tutto ciò che era stato accennato dal Dreamcast e lo ampliava, dall’approccio simile al PC alle console, al gioco online e alle capacità grafiche alla pari di un PC

E non dimentichiamo l’eccellente libreria sportiva di Microsoft, che consisteva in alcuni giochi davvero fantastici che coprivano di tutto, dal tennis al football americano fino al golf.

Ricordo ancora la rabbia quando mi resi conto che i giochi venivano interrotti per far posto ai giochi sportivi di EA.

Leggi  Inside Xbox 7 Maggio 2020: Top e Flop della redazione

Xbox ad oggi è un PC o una console retrò?

Xbox mancava della varietà pura offerta dalla PS2 e posso facilmente sostenere che molte delle sue esclusive interne non riuscivano a eguagliare la potenza delle versioni di Nintendo. Anzi, soffriva, in modo assurdo, della stessa mancanza di diversità di generi che affliggeva il PC all’epoca. Tuttavia, in molti modi questo non importava, specialmente quando potevi rimanere incantato dall’erba in Halo o giocare a coinvolgenti giochi multiplayer, online o locali.

Soprattutto, la console fungeva da mediacenter e consentiva di eseguire molte delle operazioni tipiche del PC, come modding dei videogiochi o l’inserimento di colonne sonore personalizzate, purché avessi le competenze necessarie. Tuttavia, avere questa possibilità su una console nel 2001 sembrava fantascienza.

Oggi, la Xbox esiste in una sorta di limbo, con molti giocatori che sembrano incerti se considerarla una console retrò o meno, oppure un PC o una console.

Ancora oggi ha molto da offrire, soprattutto per i titoli che ho citato, visto che sono ancora piacevoli da giocare e non sono invecchiati male. Buona parte delle innovazioni che ora sono standard, come l’uso dei grilletti, la gestione del movimento in spazi 3D con i due stick analogici o la possibilità di godere di giochi in prima persona senza mouse e tastiera (esperienza sperimentata per la prima volta su Xbox), erano presenti.

Insomma, se la prendessi oggi, non noteresti facilmente che stai giocando a giochi con 20 anni sulle spalle, tranne che per la grafica, che può sembrare simile ai titoli di lancio della PS3 (ad esempio, Black per Xbox e Resistance per PS3) o di alcuni Indie Odierni.

Leggi  eFootball: Konami nel 2021 "cestina" il marchio PES e fa all-in sul free to play

Oh, e attualmente puoi acquistare molti dei suoi giochi con pochi spiccioli, o recuperarli attraverso il servizio Xbox Game Pass, grazie alla retrocompatibilità, rendendo questo il momento perfetto per scoprire la console dimenticata di Microsoft.

Microsoft Xbox oggi

Xbox Series X mi ha riportato a quell’epoca, al 2001, pieno di possibilità e innovazioni, tutto in una singola piattaforma. Inoltre, da un dichiarato PC Gamer quale sono, ho di nuovo la sensazione che PC e console siano tornati in sintonia. Una sintonia che sembrava persa con la 360 e l’One.

In sostanza, Microsoft Xbox si posiziona nei confronti del SEGA Dreamcast come, ai giorni nostri, Nintendo Switch rispetto a Nintendo Wii U. È una console successiva che ha perfezionato le intuizioni della precedente e migliorato una formula che precedentemente aveva avuto difficoltà, portando innovazione e creatività nel mercato dei videogiochi.


Per non perdervi ulteriori sviluppi, seguiteci su Facebook e Twitter, oppure entrate a far parte del nostro gruppo Facebook o Telegram!

PER ALTRI APPROFONDIMENTI

GIuseppe Zetta

Il mio pseudonimo è Giuseppe Zetta aka Zell Ho la passione per l’informatica, nata all’età di 6 anni, quando ho avuto a che fare per la prima volta con un Commodore64, appassionato di Intelligenza Artificiale, Sviluppo di Videogiochi e Tecnologie OpenSource. Porto avanti progetti informatici personali con i miei amici di vecchia data, ed ho svariate passioni che variano dall’arte del DJ al video editing passando fino alla produzione musicale.

You may also like...