Non Studio: Startup italiana che ha inventato i Serious Game

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Programmano videogiochi “intelligenti”, che rendono inclusivo, divertente e dinamico l’apprendimento scolastico. La nuova cooperativa nata dal bando Coopstartup Romagna che sviluppa e distribuisce cosiddetti “serious games”, sono i tre giovanissimi i soci fondatori di Non Studio, obbiettivi di tali videogiochi e insegnare nozioni, divertendo, concettualmente non diversa dalla realtà che abbiamo affrontato alcuni articoli fa, nata in seno all’Università di Sassari come non citare anche i videogiochi creati dall‘Istituto Scientifico di Montesilvano.

I soci fondatori della cooperativa sono tre. Samuele Bertani, 21 anni, studente di Ingegneria e scienza informatica a Cesena, Lorenzo Bartolini, 21 anni, studente di Ingegneria e scienza informatica a Cesena, Jacopo Foschi, 23 anni, studente al conservatorio di Cesena.

Team di Non studio dietro i Serious Game

I lavori della cooperativa sono visibili sul sito www.nonstudio.org.

NonStudio progetta, sviluppa e distribuisce serious game che rendono inclusivo, divertente e dinamico l’apprendimento. Supportiamo la crescita di ragazze e ragazzi, al fianco di genitori ed insegnanti, con esperienze formative ingaggianti e memorabili, grazie ad un metodo scientifico e collaudato sviluppato in anni di ricerca.

Si legge nel sito

Al Seguente link poteve provare alcuni dei giochi didattici ideati dai ragazzi, I videogiochi sono sviluppati sapientemente al fine di potere esser riprodotti ovunque, PC, Smartphone e Tablet, dispositivi ormai di comune utilizzo tra i giovani, sfruttando a piene le potenzialità del motore di Gioco Unity.

Serious game di non studio
West Multiplaction Screen

Cosa sono I Serious Game ?

I Ragazzi di Non Studio hanno coniato un nuovo termine per la tipologia di videogiochi da loro proposta, i Serious Game.

I serious game – letteralmente “giochi seri” – sono simulazioni virtuali interattive dotate di un obiettivo ben strutturato in cui gli aspetti seri e quelli ludici si trovano in equilibrio.

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I Serious game sono un nuovo modo di fare scuola, poiché propongono e realizzano un metodo innovativo di insegnamento e di apprendimento in riferimento sia ai contenuti curriculari sia alle «abilità per la vita».

Essi promuovono a pieno diritto l’ingresso nella scuola del mondo del digitale non solo a fini informativi (la classica ricerca su internet) e comunicativi (la diffusione di notizie concernenti la propria sede scolastica) ma soprattutto a fini formativi.

Idea molto interessante sopratutto per il periodo storico che stiamo vivendo, dove ci siamo visti costretti a far studiare i nostri figli da casa e attraverso un Pc.

In particolare, i Serious Games sono improntati a un’attività educativa centrata sull’allievo più che sul docente. Lo studente diventa protagonista attivo nel processo di apprendimento e di formazione, poiché nella realizzazione di un Serious Game si trova a dover svolgere (da solo o in piccolo gruppo con alcuni compagni) i compiti e a superare gli ostacoli di volta in volta proposti. Tale attivazione, che implica altresì un forte coinvolgimento emotivo, favorisce in modo rilevante i processi di apprendimento e di ritenzione mnemonica.

Con i Serious Games siamo quindi in presenza di una mente «produttiva» anziché semplicemente «riproduttiva».


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