A sorpresa, il 28 Luglio 2020, Cuphead è uscito anche su PlayStation 4, eppure nella mente di tutti era un titolo esclusiva Microsoft, più precisamente degli Xbox Games Studios, come può esser possibile tutto ciò?
In verità molti ignorano che Cuphead è un gioco presentato nel 2014, epoca in cui Microsoft non aveva molti studi first party, anzi tutte le esclusive console presentate in quegli anni erano in mano a studi di sviluppo esterni (Sunset Overdrive di Insonminacs Games, Scalebound di Platinum Games, Ryse: Son of Rome di Crytek, Age of Empires 4 di Sega, Ori and the Blind Forest di Moon Studios, Titanfall di Electronic Arts, Quantum Break di Remedy Entertaiment).
Da quello che sappiamo, in quegli anni Microsoft ha fatto firmare a tali aziende un contratto di esclusività durante lo sviluppo, se per alcuni titoli ha il controllo totale dell’IP come nel caso di Scalebound, i due Ori o Age of Empires IV, altre sono rimaste in mano agli sviluppatori come nel caso di Titanfall e Cuphead per l’appunto.
Alla fine da parte dello Studio MDHR è stato solo un “omettere la verità”, anche perché era in buona compagnia fingendo di esser una sussidiaria Microsoft, parliamo di un Team Indipendente che deve tutto al supporto dell’azienda di Redmond, sopratutto la sua popolarità, quindi è normale che non abbiano divulgato tali informazioni.
Ovviamente Microsoft essendo produttore esecutivo del gioco ha diritto di veto su quali piattaforme deve uscire e su quali no, ma come da dichiarazioni fatte a Protocol, Microsoft non vede come dirette rivali aziende come Sony o Nintendo, ma vede come concorrenti solo Amazon e Google le quali operano nel suo identico settore.
Per farla breve, Microsoft potrebbe far uscire i propri titoli ovunque, ma non su Amazon Games (store Twitch) e Google Stadia.
“Quando si parla di Nintendo e Sony, abbiamo un sacco di rispetto per loro, ma vediamo Amazon e Google come i principali concorrenti che vanno avanti”, ha detto Spencer. “Non per mancare di rispetto a Nintendo e Sony, ma le società di gioco tradizionali sono in qualche modo fuori mercato. Immagino che potrebbero provare a ricrearsi attraverso Azure, ma nel corso degli anni abbiamo investito decine di miliardi di dollari nel cloud, di fatto loro stanno già usufruendo dei nostri servizi.”
via Protocol
Pubblicare il gioco su più piattaforme è utile per far affezionare più utenti ai brand collegati direttamente a Microsoft. Basti pensare al successo che stanno riscuotendo i titoli First Party pubblicati su Steam, in questi giorni.
“La domanda è meno dicotomica di quello che si pensa. Se i giochi Microsoft giungessero su Nintendo Switch o su PlayStation, il non essere un’esclusiva console ha senso per il franchise”, spiega Booty. “In altre parole, il videogioco trarrebbe un beneficio dal trovarsi su diverse piattaforme o è un gioco in cui possiamo supportarlo al meglio. Noi dobbiamo solo assicurarci che la versione migliore giri su le nostre piattaforme, cose come xCloud, Game Pass e Xbox Live si stanno dando tanto da fare per supportare il gioco.”
via Gamasutra
Per Microsoft ha molto senso vedere titoli come Cuphead, sviluppati soprattutto da team indipendenti, arrivare su piattaforme come PlayStation 4 di Sony, sia per una questione puramente economica (più piattaforme vengono raggiunte, maggiori saranno i profitti) sia per una questione di supporto nei confronti dei team più piccoli, proprio come Studio MDHR che ora ha la possibilità di farsi un nome anche all’interno della community PlayStation.
Cuphead sarà anche una Serie Netflix
Il tutto nasce anche dalla necessità da parte di Microsoft di tenere il più sereno possibile l’ambiente di lavoro e non tossico come abbiamo già visto per Ubisoft, Naughty Dog od altre aziende.
A dimostrazione di quanto detto, di seguito trovere un estratto delle dichiarazione di Maja Moldenhauer (direttore operativo di Studio MDHR) a Geoff Keighley, durante il Summer Game Fest del 28 Luglio 2020
Voglio dire, siamo cresciuti come fan di PlayStation. Lo eravamo allora e lo siamo tutt’oggi. Abbiamo amato Resident Evil e Vandal Hearts, quindi poter pubblicare su PlayStation 4 è come un sogno che si è realizzato.
Summer Game Fest 2020
Il tutto grazie al team di Xbox, che è stato solidale, che ci ha sostenuto nel corso di tutto questo tempo e che ha creduto in noi fin dall’inizio. Apprezziamo il fatto che ci permette di far conoscere il nostro lavoro a più persone possibili, c’è da dire che anche PlayStation ci ha accolto a braccia aperte.
Entrambe le società sono state grandiose, ma abbiamo dovuto mantenere il segreto fino ad oggi.
Quando abbiamo iniziato a lavorare a Cuphead non immaginavamo che sarebbe potuta succedere una cosa del genere, siamo grati a Microsoft.
Dopo queste dichiarazioni possiamo ben capire quanto per Microsoft sia più importante l’ambiente di lavoro, come una specie di pubblicità indiretta per far avvicinare il meglio degli sviluppatori videoludici.
A dimostrazione di quanto espresso poco sopra e del come l’azienda stia puntando alla fidelizzazione degli utenti e degli sviluppatori, andando incontro alle loro richieste per migliorarne anche l’esperienza lavorativa, prendiamo come esempio il caso di 343 Industries dove possiamo leggere come i dipendenti elogiano Microsoft per l’inclusione e il loro modo di gestire l’azienda, tenendo conto del benessere dei propri dipendenti.
In linea di massima, nonostante le storture procedurali che possono capitare in ambiente lavorativo, i dipendenti si sentono fortunati di appartenere all’azienda di Redmond.
The Halo sub reddit is on Fire.
— Redzone ANTI – Console Agrarian Worker (@MenaceZone) July 28, 2020
343 employees looking a little unhappy. pic.twitter.com/kRSarb3ABu
Conclusione
- Cuphead non è mai stata una reale esclusiva Microsoft;
- Studio MDHR non è mai stato uno studio First Party Microsoft;
- Microsoft ha sostenuto finanziariamente l’azienda, quindi i creatori di Cuphead hanno rispetto verso il colosso di Redmond, il quale è stato sfruttato da Studio MDHR per farsi un nome nel settore;
- l’unico veto posto da Microsoft era di non far uscire Cuphead su piattaforme Amazon o Google;
- Microsoft vuole solo il meglio dalle aziende con la quale entra in contatto, a maggior ragione se si tratta di team indie.
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