Microsoft-Activision Blizzard: azionisti approvano, smentite le dicerie sul fallimento

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Si è conclusa poche ore fa la votazione straordinaria degli azionisti Activision Blizzard, chiamati ad esprimersi in merito alla proposta di acquisto da parte di Microsoft. Con il 98% dei voti a favore, la “proprietà” accetta l’offerta di acquisto fatta dal colosso di Redmond per 95$ ad azione, pagabili in cash in un’unica soluzione.

Questo è un fatto, e a mettercene al corrente è il consiglio di amministrazione della stessa Activision Blizzard attraverso le parole del CEO Bobby Kotick, che si dice soddisfatto per “il travolgente supporto” da parte degli azionisti.

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Tutti gli studi sotto Microsoft Gaming, inclusi quelli Activision Blizzard

Noi di Q-Gin ci auguriamo di cuore che la notizia venga riportata con il giusto piglio e che le sia data la dovuta importanza, anche se non dovesse costituire “trend topic”. Molto spesso orientare l’informazione in base a quale “trend” può garantire maggiore risposta da parte del pubblico può creare spiacevoli episodi di “imprecisa informazione”, in casi estremi anche “ingiustificato allarmismo”.

Activision Blizzard: il carrozzone delle previsioni sull’acquisizione

Ma fare di queste previsioni non è facile, e possiamo riscontrarlo proprio in un recente articolo di Bloomberg, ripreso poi da Nicola Armondi di Multiplayer.it, che avrebbe trovato una più adeguata collocazione nella sezione “oroscopo” piuttosto che Notizie di Economia. Queste congetture (probabilmente dello stesso grado di fondatezza di quelle effettuate per individuare “l’appeal” sui motori di ricerca dell’argomento Activision Blizzard/Microsoft) venivano riportate da Bloomberg, successivamente riprese da molti portali internazionali che lo utilizzano fedelmente e costantemente come “fonte”, in alcune di queste si ipotizzava come la naturale oscillazione di prezzo delle azioni di Activision Blizzard potesse “indicare” un eventuale fallimento dell’acquisizione.

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Sulla base di quale logica questo sia stato espresso ci è ignoto. Rifacendosi a quanto espresso da anonimi esperti operatori di Wall Street, le oscillazioni del prezzo delle azioni Activision Blizzard sarebbero simili a casi analoghi di acquisizioni poi fallite.

Il resto del “report” tornava poi a insistere sui soliti argomenti “spauracchio” che hanno accompagnato l’affare dal giorno del suo annuncio, ovvero la presunta volontà, anzi quasi “dovere”, delle agenzie di controllo di impedire ad un’azienda sana di fare un’offerta lecita per acquisire un’altra azienda che si avvia, per motivi di gestione e di naturale evoluzione di mercato, verso una fase di stallo, con forti probabilità di tendere al declino.

Se non riuscite a figurare questo oscuro futuro per Activision Blizzard, vi consigliamo di guardare al decadimento del numero di giocatori interessati a Warzone (cosa più che naturale) e paragonare le “eventuali reazioni” del publisher a quelle attuate negli ultimi anni da un altro “colosso a rischio”, Ubisoft, e trarre le vostre conclusioni.

Non esprimiamo nel dettaglio opinioni riguardo alle future decisioni delle agenzie di controllo, ma vi suggeriamo di non tirare a indovinare e per aiutarvi vi suggeriamo caldamente di escludere dalle vostre speculazioni il fatto che qualcuno abbia potuto chiedere a Microsoft “avete intenzione di diventare monopolisti, in futuro?”.


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