Sembra che Valve abbia lavorato su alcuni aggiornamenti molto interessanti per Steam.
Uno dei brevetti dello sviluppatore è stato scoperto di recente e potrebbe, tra le altre cose, consentire agli utenti di giocare mentre scaricano, in modo simile a quello che possono fare oggi su console (in alcuni casi).
Il brevetto, depositato nel marzo dello scorso anno, è stato pubblicato oggi.
Pavel Djundik di SteamDB lo ha recuperato, mettendo in risalto i suoi punti più interessanti su Twitter.
Si tratta, insomma, di un sistema che consente a Steam di tenere traccia delle operazioni di lettura eseguite dal file exe di un determinato gioco, in modo da tracciare una mappa di quali e con che frequenza si accede ai dati.
Valve utilizzerebbe quindi questa telemetria, ad esempio, per dare la priorità a determinati file durante il processo di download per consentire ai giocatori di iniziare presto senza dover aspettare che l’intera operazione finisca(come avviena già da anni sul launcher EA).
Valve su Steam spazio disco occupato in modo intelligente
La stessa tecnologia potrebbe anche aiutare Steam a sbarazzarsi dei file inutilizzati senza compromettere l’integrità del gioco, come nei casi in cui è necessario liberare spazio.
Valve ha spiegato che questo potrebbe anche aiutare a pre-recuperare determinati file per ridurre la latenza durante il caricamento, creando anche un specie di Quick Resume.
Naturalmente, questo tipo di sistema non è del tutto nuovo. Giocare mentre li scarichi era uno dei punti di forza di PS4 e Xbox One, e la stessa tecnologia è utilizzata oggi da PS5 e Xbox Series X/S.
In effetti, la stessa Valve ha testato una versione di questo nel 2015 al lancio di Mortal Kombat X, impostando il download del gioco in blocchi più piccoli.
Ha finito per ritorcersi contro, causando una serie di problemi e costringendo Valve ad abbandonare l’idea.
Diciamo che ormai ci siamo abituati a questa possibilità, basti pensare ai COD da anni dove possiamo decidere se installare solo trama o multiplayer o se non installare texture e altre feature per le risoluzioni più alte.
Dal brevetto sembrerebbe invece che non devono essere gli sviluppatori a far ciò, ma lo farebbe in automatico Steam garantendo così dinamicamente l’ingobro dello spazio su disco, essenzialmente non molto diverso da quello che avviene durante un videostreaming, dove viene caricato solo quella porzione di codice video, che serve all’utente finale.
Se questo Brevetto andasse in porto, sarebbe una rivoluzione per come concepiamo il videogioco oggi giorno, ma da quello che sappiamo per ora è solo un Brevetto e nulla più, potrebbe anche non essere mai realizzato.
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