Kingdom Hearts: Melody of Memory, dedicato esclusivamente ai fan? – Anteprima

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Kingdom Hearts: Melody of Memory

Kingdom Hearts, coi suoi mondi Disney, ha conquistato i cuori di molti nell’epoca PlayStation 2. Poco a poco la serie ha preso letteralmente il via, approdando su più piattaforme con capitoli che ne hanno arricchito (in alcuni casi) la trama e la caratterizzazione di alcuni personaggi.

Soltanto al termine del ciclo vitale di PlayStation 3, Kingdom Hearts ed i suoi innumerevoli spin-off sono tornati ad essere (più o meno, perché i capitoli DS, sono stati trasposti come dei “mini-film”) disponibili su un’unica piattaforma, dando così l’importante possibilità di poter recuperare quei titoli confinati su PSP e Nintendo DS, per non parlare di Chain of Memories (nella sua versione PlayStation 2) confinato da sempre in Giappone, Stati Uniti d’America e Canada, grazie alle due “collection” denominate: Kingdom Hearts HD 1.5 Remix e Kingdom Hearts HD 2.5 Remix.

Infine la serie approda anche su PlayStation 4 e Xbox One, con Kingdom Hearts HD 1.5 + 2.5 Remix, Kingdom Hearts HD 2.8 Final Chapter Prologue e, l’attesissimo, Kingdom Hearts 3.

Qui arriviamo a Kingdom Hearts: Melody of Memory.

Il provato di Kingdom Hearts: Melody of Memory grazie alla demo su Nintendo Switch

Con Melody of Memory, Square Enix vuol far rivivere diversi momenti della serie Kingdom Hearts in chiave musicale, portando di fatto la serie nel genere dei Rhythm Game. Però, non saranno presenti soltanto delle “memorie”, ma anche un arco narrativo completamente inedito.

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Un rhythm game… Aritmico?

All’interno della demo, sono presenti soltanto 4 brani giocabili con Sora, Pippo e Paperino, con una difficoltà crescente, così da offrire un approccio più semplice a quei giocatori che non hanno esperienza con questo genere. Ogni brano, sfrutta un proprio scenario, come ad esempio Welcome to Wonderland ambientato nel mondo di Alice nel paese delle meraviglie del primissimo Kingdom Hearts.

L’impressione che si ha giocando Melody of Memory è quella di giocare un classico Kingdom Hearts con un’impostazione differente ed estremamente caotica, a causa degli ingenti effetti grafici e modelli poligonali di grandi dimensioni presenti sulla “pista”, che vanno letteralmente a coprire i nemici, oltre a ciò l’impostazione delle telecamera non aiuta essendo piazzata dietro ai protagonisti (quasi ad emulare quella degli altri capitoli della serie). Come se non bastasse, molto spesso non si ha la sensazione di sferrare colpi a tempo di musica (fatto estremamente grave considerando il genere d’appartenenza – n.d.r.).

Altro fattore che pone Melody of Memory ben al di sotto di altri esponenti del genere come il recente Hatsune Miku Project DIVA: Mega Mix, Cytus II, Voez, Taiko No Tatsujin: Rhythmic Adventure e molti altri, è l’accessibilità data dal sistema di gioco con la combinazione di colori e icone atte a semplificare la coordinazione “occhio – mano”.
Difatti in questo titolo, si genera molta confusione causata dalla presenza di icone identiche, ma con colorazioni differenti, che portano a commettere diversi errori.

Gli stili e le difficoltà

Oltre ad essere presente un indicatore per ogni canzone che ne indica la difficoltà individuale, vi è anche la possibilità di aumentare la difficoltà generale, 3 nella demo: Principiante, Standard ed Eroe.

Anche la scelta degli Stili va ad impattare sulla difficoltà dei singoli brani ed anche in questo caso, la scelta ricade su 3 opzioni:

  • Di base è lo stile standard;
  • Uno solo dà la possibilità di giocare ogni canzone con un singolo tasto, inoltre durante le sessioni di “volo” i compagni attaccheranno in automatico;
  • Artista è una modalità ideata per i “giocatori più esperti” (citando la descrizione fornita dal gioco stesso – n.d.r.), selezionando questo stile sulla pista compariranno altre 3 note da “suonare”.
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L’aspetto tecnico

Tecnicamente non è eccelso, i modelli sono abbastanza poveri di dettagli e gli scenari non fanno gridare al miracolo. Inoltre, è ben visibile ad occhio nudo quando la risoluzione dinamica agisce prepotentemente, tentando di salvare le prestazioni.
Prestazioni che in ogni caso si dimostrano ancorate ai 60fps.

Non si può assolutamente dir nulla contro la musica. Sebbene i 4 brani non figurano tra i miei preferiti, sono piacevoli ed importati in maniera eccelsa (consiglio, spassionatamente, l’utilizzo di un paio di cuffie per “assaporarli” al meglio – n.d.r.).

Un Kingdom Hearts dedicato esclusivamente ai fan

In breve, Kingdom Hearts: Melody of Memory dà l’impressione di essere un titolo dedicato esclusivamente ai fan della serie, i quali potranno fare un bel viaggio nel viale dei ricordi ascoltando ben 140 musiche che li hanno accompagnati durante il corso di questi anni.

Per i fan dei rhythm game, invece, non si prospetta un buon videogioco. Quanto meno, è ben lontano dai titoli citati poco sopra. Che risultano più gradevoli e più incentrati sull’aspetto “gameplay – musica”.


Kingdom Hearts: Melody of Memory uscirà il 13 Novembre 2020 su Nintendo Switch, PlayStation 4 e Xbox One.

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Luca Maiolini

Gli FPS a stampo militare erano il mio pane quotidiano e gli RTS facevano da contorno, Brothers in Arms ed Imperivm erano il mio chiodo fisso. Poi, venne il giorno in cui abbracciai PlayStation 3 e mi collegai alla rete, così una valanga di videogiochi mi piombarono addosso! Ad oggi mi ritrovo a giocare un po' di tutto, dai titoli Platinumgames fino ai JRPG di casa Square Enix.

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