Star Wars: Republic Commando, l’ebrezza di tornare a vestire i panni di un Commando

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Erano anni che non mettevo mano alla mia copia di Star Wars: Republic Commando. In questo periodo, grazie ad una sorta di “maratona” del vasto universo Star Wars (inutile andare a dire che ho anche continuato quella parla che è The Mandalorian, ma vabbè!), con tanto di serie Star Wars: The Clone Wars – vista nel suo ordine cronologico totalmente sfasato, perché non sapevo che fosse stata gestita malamente -, ho avuto la brillante idea di rigiocarmi Republic Commando!

Uno Star Wars dove la trama e la narrazione non sono tutto

Nei panni del clone commando RC-1338 del “Esercito dei Cloni”, per la precisione il capo della Squadra Delta, si dovrà guidare la propria squadra in missioni estremamente importanti quanto complicate.
Appena avviata la campagna, si verrà catapultati a Kamino, il pianeta natale dei cloni, dove si assisterà alla crescita ed alla formazione delle varie unità, fino al grande momento in cui verranno arruolate ufficialmente.

Intro di Republic Commando dal canale GOG.com

La prima missione della Squadra Delta ci catapulterà su Geonosis, nel momento in cui l’esercito della Repubblica fa il suo esordio. Lì si avrà il compito di riunirsi al resto della squadra – un classico pretesto per fare la conoscenza degli altri tre membri, ognuno di loro con un proprio carattere che si contraddistinguerà nei vari dialoghi durante il corso della partita – per poi dare la caccia e assassinare il leader Sun Fac. Sebbene non vi sia una trama molto elaborata o ben narrata, difatti non è paragonabile con il recente Jedi Fallen Order o anche Il Potere della Forza, figuriamoci con Knights of the Old Republic di BioWare, Republic Commando riesce comunque ad avere i suoi colpi di scena, nonché quei momenti di puro fan-service grazie anche a qualche cameo di personaggi provenienti dalla saga cinematografica, e non.
Però bisogna ammetterlo, questo Star Wars non punta sul raccontare una storia, ma sul gameplay!

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Dal 2005 al 2020

Republic Commando è uscito ben oltre 15 anni fa – il solo pensiero mi fa praticamente rabbrividire – e devo ammetterlo, sebbene da una parte lo shooting senta il peso degli anni, col suo reticolo bello fisso nel HUD, dall’altra devo dire che è rimasto un vero piacere da giocare.

Il mirino di Republic Commando, è tipico di alcuni FPS di quei tempi, rimanendo completamente immobile anche durante le lunghe raffiche di fuoco.

Da diversi anni scarseggiano quegli FPS dove si deve manovrare in modo tattico la propria squadra – e trovo sempre più inutile sperare in un ritorno di quel gioiello che era la serie Brothers in Arms – e quindi non è che vi sia stato un qualche balzo tecnologico sotto questo aspetto. Uno dei titoli più recenti che sul momento mi viene in mente è Medal of Honor che col suo ultimo capitolo, Warfaghiter, ha introdotto degli espedienti tattici come le irruzioni. Sebbene il più recente sia Medal of Honor: Warfighter, quello che attualmente risulta il più completo ed appagante – a parer mio, ovviamente – rimane Ghost Recon Advanced Warfighter assieme al suo sequel, dove entrambi i titoli spingo al massimo la componente tecnica, dando la possibilità di poter dare degli ordini ad ogni membro della propria squadra, ordini che tra le altre cose possono essere differenti per ogni membro!

Fatto questo salto nostalgico, ritorno immediatamente sul buon Republic Commando!

Come detto, Republic Commando rimane ancora oggi un piacere da giocare nonostante i 15 anni di vita, ma dal punto di vista visivo? Ebbene qui ci si trova in una zona grigia, decisamente personale. Se nel 2005 aveva una signor grafica, nel 2020 può risultare fin troppo scarna, però i tre principali scenari sono stati ideati magnificamente: Geonosis durante l’esordio dell’esercito dei cloni, la missione sull’enorme Incrociatore Prosecutor o anche gli scontri su Kashyyyk regalano un’atmosfera incredibilmente ben realizzata, grazie anche al supporto di una colonna sonora coi controfiocchi!

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Tutto ciò aiuta, per lo più i fan – anche quelli non troppo “fanatici”, come il sottoscritto -, ad apprezzarlo al meglio anche oggi, passando sopra a quegli aspetti che ormai possono risultare troppo vetusti.

Canonico o Legends?

Non sono la persona più adatta per affrontare questo discorso, lo ammetto. I miei anni di “isolamento” dalla community e da tutto che ciò che vi gravita attorno, hanno avuto dei risvolti estremamente negativi sotto questo aspetto. Tuttavia! Anche se Republic Commando non risulta più canonico, rimane comunque un ottimo titolo basato su quest’incredibile universo creato dalla mente di George Lucas, grazie ad un’atmosfera eccelsa e ad una sana – ma non eccessiva – dose di fan-service.


Attualmente su Wikipedia è possibile consultare il catalogo di tutte le produzioni canoniche – salvo errori, ovviamente. Anche sulla Wiki dedicata a Star Wars è presente un articolo riguardante proprio questo particolare argomento.


Dove trovarlo!

Se sono riuscito ad incuriosirvi soltanto un pochino oppure vi ho fatto tornar voglia di riprendere a vestire i panni di 38, allora lasciate che vi spieghi un paio di cosette:

  • Se possedete una Xbox, allora non avete alcun problema, catapultatevi nello store Microsoft – qualora non possediate una copia fisica – ed acquistatelo tranquillamente, il gioco è retrocompatibile ed è ottimizzato per Xbox One X.
  • Se invece giocate su PC, allora consiglio caldamente la versione GOG.com. Quella disponibile su Steam presenta una problematica relativa alla localizzazione, nonostante possa essere attivata tramite una veloce modifica all’interno del file di configurazione – che funziona una volta su cento -, per non parlare dei settaggi visivi che anch’essi fanno i capricci – modificandoli sempre all’interno del file. Paradossalmente, la versione GOG.com non presenta alcuna criticità, tant’è che nell’istallazione verrà chiesta la lingua preferita, inoltre ora è in sconto e potrete portarvela “a casa” per soli 2,89€!
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Luca Maiolini

Gli FPS a stampo militare erano il mio pane quotidiano e gli RTS facevano da contorno, Brothers in Arms ed Imperivm erano il mio chiodo fisso. Poi, venne il giorno in cui abbracciai PlayStation 3 e mi collegai alla rete, così una valanga di videogiochi mi piombarono addosso! Ad oggi mi ritrovo a giocare un po' di tutto, dai titoli Platinumgames fino ai JRPG di casa Square Enix.

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